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Chokes, gli strangolamenti nella lotta

I meccanismi fisiologici del corpo umano di soffocamento nella lotta

Chokes, gli strangolamenti nella lottaChokes, gli strangolamenti nella lotta conosciuti in inglese come Choke sono una delle tecniche spesso utilizzate per dominare l’avversario non solo nei tornei di lotta ma anche nelle competizioni di MMA si vede come questa tipologia di sottomissioni al di là della tecnica sia efficace e utilizzata per far battere l’avversario.

I meccanismi fisiologici del corpo umano di soffocamento nella lotta e nel BJJ indipendentemente dalla tecniche di sottomissione per fare eseguire un tap out al tuo avversario e farlo battere i soffocamenti principalmente sono di 3 tipi.

Gli strangolamenti, noti in inglese come “Chokes”, sono effettivamente tecniche ampiamente utilizzate nella lotta, nel Brazilian Jiu-Jitsu (BJJ) e nelle competizioni di Mixed Martial Arts (MMA) per sottomettere l’avversario e costringerlo a “tapparsi”, ossia a battere o a cedere.

Queste tecniche sfruttano diversi meccanismi fisiologici del corpo umano per indurre la sottomissione dell’avversario.

Esistono tre tipi di soffocamenti nella lotta e che avvengono attraverso l’interruzione:

  1. dell’aria: Questo tipo di strangolamento mira a impedire all’avversario di respirare correttamente. Le tecniche di soffocamento dell’aria coinvolgono la compressione della trachea o delle vie respiratorie, il che rende difficile o impossibile per l’avversario inspirare aria. Questo può portare a una sensazione di panico e alla necessità di cedere per evitare il soffocamento.
  2. del sangue: Questo tipo di strangolamento coinvolge la compressione delle arterie carotidi che forniscono sangue al cervello. Quando queste arterie vengono strette, la quantità di sangue che raggiunge il cervello diminuisce rapidamente, causando una perdita di coscienza in pochi secondi se la morsa non viene allentata. Questo tipo di soffocamento è spesso noto come “strangolamento arterioso” o “strangolamento di sangue” ed è un metodo molto efficace per indurre la sottomissione.
  3. delle connessioni tra le parti (crank) ma che è più legata allo shock da dolore: Sebbene non sia esattamente un soffocamento, il “crank” è un tipo di tecnica di sottomissione che coinvolge la pressione dolorosa su articolazioni o altre parti del corpo. Questo può causare dolore estremo e può portare a lesioni se la tecnica non viene rilasciata in tempo. Anche se non induce una perdita di coscienza o il soffocamento in senso tradizionale, può comunque costringere l’avversario a cedere per evitare lesioni gravi.

Ho voluto comunque inserire questa tipologia di sottomissione chiamata crank perchè è comunque una tecnica largamente usata e spesso viene confusa con un choke anche se non si tratta di un soffocamento ma più di una pressione dolorosa per dividere delle parti connesse e applicato più a livello osseo ma che comprime anche arterie più piccole.

In generale, l’uso efficace di queste tecniche richiede una buona comprensione dell’anatomia umana, della tecnica e della capacità di applicarle correttamente.

È importante notare che l’obiettivo principale di queste tecniche è quello di far arrendersi l’avversario senza causare danni permanenti o lesioni gravi, motivo per cui la maggior parte delle competizioni di lotta e MMA ha regole rigide per garantire la sicurezza degli atleti.

I soffocamenti del sistema respiratorio (Air Chokes)

Sono strangolamenti che applicano la compressione alla trachea, che è proprio dove passa l’aria.

Comprimere la trachea impedisce al tuo avversario la capacità di respirare e se consideri che durante la fase di lotta la respirazione è sostenuta l’effetto è una sensazione di soffocamento immediata che porta l’avversario a battere facendo tap out.

Chokes, gli strangolamenti nella lotta Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

Chokes e gli strangolamenti del sistema respiratorio possono anche essere modificati per stimolare il riflesso del vomito, quando lo strangolamento avviene nella parte più alta del collo che va a interessare anche la parte posteriore della lingua che provoca un riflesso che da una sensazione simile a quella di un soffocamento sanguigno.

I soffocamenti del sistema respiratorio, noti anche come “Air Chokes”, sono tecniche di strangolamento che mirano a comprimere la trachea o le vie respiratorie dell’avversario.

Questo tipo di strangolamento è efficace nel creare una sensazione di soffocamento immediata, poiché impedisce all’avversario di inspirare aria.

Durante una lotta o un combattimento, dove il controllo della respirazione è cruciale, applicare una corretta compressione alla trachea può portare rapidamente l’avversario a sottomettersi, facendo tap out.

Inoltre, come hai menzionato, alcune varianti di questi soffocamenti possono essere applicate in modo tale da stimolare il riflesso del vomito.

Questo avviene quando la compressione si concentra nella parte superiore del collo e coinvolge anche la parte posteriore della lingua. Il riflesso del vomito può causare una sensazione di nausea e disagio aggiunti, rendendo l’esperienza del soffocamento ancora più spiacevole per l’avversario e spingendolo a cedere.

È importante notare che l’uso di queste tecniche deve essere effettuato con grande responsabilità e attenzione durante l’allenamento e le competizioni, poiché possono essere pericolose se applicate in modo errato o in modo eccessivamente aggressivo.

La sicurezza degli atleti è una priorità in qualsiasi competizione di lotta o MMA, e ci sono regole e protocolli rigorosi per garantire che queste tecniche siano utilizzate in modo responsabile e in modo da minimizzare il rischio di lesioni gravi.

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Strangolamenti del sistema circolatorio sanguigno (Blood Chokes)

Gli strangolamenti che applicano la compressione alle arterie carotidi, che corrono lungo ciascun lato del collo.

La compressione delle arterie carotidi interrompe la circolazione del sangue al cervello, con conseguente perdita di coscienza.Chokes, gli strangolamenti nella lotta Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

A causa della velocità con cui possono avere effetto gli strangolamenti del sistema circolatorio, sono spesso considerati più efficienti rispetto agli strangolamento dei sistema respiratorio.

La maggior parte delle strozzature comuni nel Brazilian Jiu Jitsu sono strangolamenti del sistema circolatorio.

L’obiettivo di ogni soffocamento sanguigno è lo stesso: esercitare pressione su ciascuna arteria carotide ai lati del collo e utilizzare un cuneo per spingere la parte posteriore della testa dentro lo strangolamento.

Visualizzalo come un triangolo attorno alla testa del tuo avversario, con un punto del triangolo sotto il mento.

Il tuo compito è esercitare pressione su ciascun “lato” del triangolo mentre spingi la parte superiore del triangolo verso il basso.

i “Blood Chokes”, ossia gli strangolamenti che coinvolgono la compressione delle arterie carotidi, le quali forniscono sangue al cervello.

La compressione delle arterie carotidi interrompe il flusso sanguigno al cervello, portando alla perdita di coscienza in pochi secondi.

Questi tipi di strangolamenti sono considerati molto efficaci perché agiscono rapidamente e possono far cedere l’avversario senza causare lesioni permanenti.

Nei contesti come il Brazilian Jiu-Jitsu (BJJ), i Blood Chokes sono comunemente utilizzati come tecniche di sottomissione.

La loro efficacia dipende dalla corretta applicazione della pressione su entrambe le arterie carotidi ai lati del collo, creando una sorta di “triangolo” intorno alla testa dell’avversario.

La parte inferiore del triangolo è solitamente posizionata sotto il mento dell’avversario, mentre la parte superiore viene spinta verso il basso per creare la compressione.

Questa tecnica richiede precisione e controllo, ed è fondamentale essere consapevoli della sicurezza dell’avversario.

L’obiettivo è far cedere l’avversario attraverso la perdita di coscienza, ma è essenziale rilasciare immediatamente la pressione una volta che l’avversario ha ceduto per evitare danni.

Ii Blood Chokes sono spesso considerati più efficienti rispetto agli strangolamenti del sistema respiratorio, poiché la loro azione è più rapida e non sempre induce una sensazione di soffocamento immediato, il che può fare sì che l’avversario non si renda conto della pericolosità della situazione fino a quando non sia troppo tardi.

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Il Rear Naked Choke di Khabib è stato il finale che ha eliminato Poirier.

  • Come funziona?
  • Perché questo soffocamento è così popolare e così efficace?

“Il meccanismo più importante nel causare lo stato di incoscienza era la diminuzione del flusso sanguigno cerebrale a causa della compressione dell’arteria carotide”.

La variante molto popolare al soffocamento del sistema respiratorio è appunto il “soffocamento del sistema circolatorio”.

Limita il flusso sanguigno al cervello mediante la chiusura mediante compressione delle arterie carotidi.

Se applicato correttamente, può causare uno stato di incoscienza temporaneo in pochi secondi.

L’incoscienza avviene in meno di 10 secondi.

Il recupero dallo starter è altrettanto rapido se applicato correttamente.

Considera che spesso molti lottatori hanno l’impressione soprattutto con i Blood Chokes di riuscire a resistere per poi perdere conoscenza d’improvviso.

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Le pressioni dolorose (Cranks)

Sono prese che applicano torsione al collo e alla colonna vertebrale o questo può essere fatto spingendo la mascella del tuo avversario nel cranio o torcendo il collo e accedendo alla mascella come leva.

Le “pressioni dolorose” o “Cranks” nelle arti marziali miste (MMA) e nella lotta.

Queste tecniche coinvolgono la torsione del collo, della colonna vertebrale o la manipolazione di altre parti del corpo dell’avversario per causare dolore e costringerlo a cedere.

Esempi di cranks includono la torsione del collo o la pressione sulla mascella per creare leva e sottoporre l’avversario a un’intensa pressione.

È importante notare che i cranks possono essere altrettanto efficaci delle altre tecniche di sottomissione, ma sono spesso più dolorosi e possono causare lesioni se applicati in modo aggressivo o in modo errato.

La sicurezza dell’avversario è sempre una priorità, e gli atleti devono essere addestrati in modo appropriato per applicare queste tecniche in modo responsabile e con controllo.

Inoltre, come hai sottolineato, per eseguire un crank non è sempre necessario mettersi sotto il mento dell’avversario, poiché alcune tecniche possono mirare a torcere o piegare il collo o la colonna vertebrale in modi che causano dolore e costringono l’avversario a cedere senza coinvolgere direttamente la trachea o le arterie carotidi.

Vi ricordate il soffocamento di Khabib Nurmgomedov a Conor McGregor nell’UFC 229 con cui il Dagestano ha vinto il match è un crunk.

L’esempio del match UFC 229 tra Khabib Nurmagomedov e Conor McGregor, in cui Khabib utilizzò una tecnica di crank per vincere il match è molto esplicativo.

In quel caso, la pressione sulla mascella di McGregor era così intensa da costringerlo a cedere.

Non è necessario mettersi sotto il mento per ottenere un crank del collo.

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Attenzione che le tecniche di crank possono provocare lesioni gravi e non sono consigliate durante l’allenamento a causa dei rischi coinvolti.

Le tecniche di cranks sono illegali in molti tornei.

Queste tecniche possono mettere a rischio la salute e la sicurezza degli atleti se non vengono applicate correttamente o se vengono eseguite con troppa forza.

È fondamentale praticare queste tecniche con estrema cautela e solo in contesti adeguati, come l’addestramento sotto la supervisione di istruttori esperti.

In molti tornei e competizioni, le tecniche di crank possono essere vietate o regolamentate strettamente a causa del loro potenziale pericoloso.

Le organizzazioni sportive spesso stabiliscono regole specifiche per garantire la sicurezza degli atleti e per prevenire lesioni gravi durante le competizioni.

Gli arbitri e i giudici sono incaricati di far rispettare queste regole per garantire un ambiente di competizione sicuro.

La sicurezza deve sempre essere la priorità principale durante l’allenamento e le competizioni nelle arti marziali e nella lotta, e gli atleti devono essere consapevoli dei rischi associati a determinate tecniche e rispettare le regole stabilite dalle organizzazioni sportive.

Neck Cranks

Il controllo per tutti gli strangolamenti (Chokes Control and Desctructure)

Il concetto di controllo è un elemento comune in tutti gli strangolamenti e per fare questo fondamentale rompere la postura del tuo avversario e controllare la sua posizione.

Questo è perfettamente in linea con il concetto di rompere l’allineamento del tuo avversario prima di attaccare con una sottomissione.

Rompere la postura del tuo avversario durante i tentativi di soffocamento migliora l’efficacia e le tue possibilità di finire lo strangolamento costringendo il tuo avversario a fare tap out.

Se hai difficoltà a mettere finalizzare uno strangolamento, otre a verificare che stai eseguendo la tecnica correttamente, probabilmente non hai rotto la struttura del tuo avversario e non controlli la sua posizione, valuta sempre prima di effettuare la tecnica se hai rotto correttamente la struttura del tuo avversario e se hai il controllo della sua posizione.

Il controllo è fondamentale per massimizzare l’efficacia delle tecniche di strangolamento e per aumentare le possibilità di far cedere l’avversario.

Rompere la postura e l’allineamento del tuo avversario è un passaggio cruciale per preparare il terreno per uno strangolamento efficace.

Se l’avversario mantiene una postura solida e un buon allineamento del corpo, sarà molto più difficile applicare con successo uno strangolamento.

Pertanto, è importante utilizzare posizioni e movimenti che compromettano la stabilità e l’allineamento dell’avversario prima di tentare la sottomissione.

Il controllo della posizione è essenziale per evitare che l’avversario si sfili o contrattacchi mentre si tenta lo strangolamento.

Mantenere il controllo significa essere in grado di stabilizzare l’avversario e prevenire il suo movimento indesiderato.

Questo può implicare il posizionamento del corpo, l’uso delle gambe o altre tecniche di controllo specifiche a seconda della situazione.

Quando si ha difficoltà a finalizzare uno strangolamento, è una buona idea esaminare attentamente il controllo e l’allineamento del tuo avversario.

Se la struttura dell’avversario non è stata compromessa o se non hai un controllo adeguato sulla sua posizione, potrebbe essere necessario regolare la tua posizione o la tua tecnica prima di tentare nuovamente la sottomissione.

Il controllo e la struttura sono concetti chiave che contribuiscono al successo nelle arti marziali e nella lotta.

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Posizioni principali per eseguire tecniche di strangolamento

  1. Back Mount (Montata Posteriore): In questa posizione, l’atleta è posizionato sulla schiena dell’avversario con le gambe avvolte attorno alla vita o alle gambe dell’avversario. È una posizione dominante che offre numerose opportunità per applicare strangolamenti, come il “Rear Naked Choke.”
  2. Guard (Guardia): In questa posizione, l’atleta è sotto l’avversario ma ha le gambe attorno alla vita o al collo dell’avversario. Dalla guardia, è possibile eseguire tecniche di strangolamento come il “Triangle Choke” o il “Guillotine Choke.”
  3. Mount (Posizione di Montata): In questa posizione, l’atleta è posizionato sopra l’avversario, spesso seduto sul suo petto o sulla sua parte superiore. Tecniche di strangolamento come l'”Arm Triangle Choke” possono essere eseguite dalla posizione di montata.
  4. Side Control (Controllo Laterale o Laterale a Quattro Punti): Questa posizione si verifica quando l’atleta è posizionato lateralmente rispetto all’avversario, spesso con un ginocchio a terra. Alcune tecniche di strangolamento, come il “D’arce Choke,” possono essere eseguite da questa posizione.
  5. Standing (In Piedi o In Clinch): Alcune tecniche di strangolamento possono essere eseguite in piedi, durante uno scambio in piedi o durante una clinch con l’avversario. Il “Standing Guillotine Choke” è un esempio di strangolamento eseguibile in questa posizione.
  6. Standing from Behind (Da Dietro in Piedi): In questa posizione, l’atleta è posizionato dietro l’avversario in piedi. Le tecniche di strangolamento come il “Rear Naked Choke” possono essere eseguite da questa posizione, spesso durante la lotta in piedi.
  7. From a Control Grip (Da una Presa di Controllo): Le tecniche di strangolamento possono essere eseguite da diverse prese di controllo, come la presa del collo o la presa del braccio dell’avversario. Queste prese possono portare a diverse posizioni da cui eseguire lo strangolamento.

Queste sono le posizioni comuni da cui è possibile eseguire tecniche di strangolamento.

Ognuna di queste posizioni offre opportunità diverse per applicare tecniche di strangolamento e richiede una comprensione specifica delle dinamiche e delle opportunità uniche che essa offre.

Gli atleti esperti imparano a sfruttare al meglio le posizioni a loro vantaggio e ad adattare le tecniche di strangolamento in base alla situazione.

E’ importante ricordare che la sicurezza dell’avversario e la propria sicurezza devono essere sempre una priorità quando si eseguono queste tecniche.

 

Suggerimenti di sicurezza

La sicurezza è essenziale per garantire che tutti siano informati sui rischi associati all’allenamento e all’uso delle tecniche di strangolamento.

Ecco alcuni suggerimenti di sicurezza da includere nel tuo articolo:

  1. Allenamento sotto la supervisione di un istruttore qualificato: Prima di iniziare a praticare strangolamenti, è fondamentale ricevere l’addestramento da un istruttore qualificato. Un esperto può insegnarti le tecniche in modo sicuro, correggere eventuali errori e garantire che tu e il tuo partner di allenamento vi alleniate ate in sicurezza.
  2. Utilizza attrezzature protettive: Durante l’allenamento, è consigliabile utilizzare attrezzature protettive come un paradenti e, se necessario, un casco per evitare lesioni accidentali. L’uso di attrezzature protettive può aiutare a prevenire lesioni alla bocca e alla testa.
  3. Comunicazione chiara con il partner di allenamento: Comunica sempre chiaramente con il tuo partner di allenamento. Prima di eseguire una tecnica di strangolamento, stabilisci un segnale di “tap out” o “cedimento” in modo che il tuo partner possa segnalare immediatamente se sta provando disagio o difficoltà.
  4. Pratica con moderazione: Evita di eseguire strangolamenti con forza eccessiva durante l’allenamento. L’obiettivo dovrebbe essere l’apprendimento delle tecniche e il miglioramento delle abilità, non infliggere lesioni all’avversario in allenamento.
  5. Riconosci i segni di pericolo: Impara a riconoscere i segni di pericolo durante l’allenamento, come la perdita di coscienza o la difficoltà respiratoria dell’avversario. Se ciò accade, interrompi immediatamente la tecnica e presta assistenza all’avversario, se necessario.
  6. Allenati in un ambiente controllato: Scegli un ambiente di allenamento adeguato, come una palestra o un dojo, dove ci siano misure di sicurezza e dove l’allenamento sia supervisionato da istruttori esperti.
  7. Rispetto reciproco: Pratica sempre con rispetto reciproco per il tuo partner di allenamento. Le tecniche di strangolamento sono potenti e possono causare dolore e disagio. Assicurati di rispettare i limiti del tuo partner e di cedere quando necessario.
  8. Flessibilità e riscaldamento: Prima di eseguire strangolamenti, assicurati di essere adeguatamente riscaldato e flessibile. Un corpo ben preparato è meno suscettibile alle lesioni.
  9. Consultazione medica: Se hai preoccupazioni sulla tua idoneità fisica per praticare strangolamenti o hai condizioni mediche preesistenti, consulta un professionista medico prima di iniziare l’allenamento.
  10. Aggiornamenti regolari dell’addestramento: Continua a migliorare le tue conoscenze e abilità nelle tecniche di strangolamento attraverso l’aggiornamento regolare dell’addestramento e l’approfondimento della comprensione dell’anatomia umana.

Ricorda che la sicurezza è sempre prioritaria quando si tratta di praticare tecniche di lotta e sottomissione, compresi gli strangolamenti.

Seguire queste linee guida di sicurezza contribuirà a prevenire lesioni e a garantire una pratica responsabile e consapevole.

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Conclusioni

Le tecniche di Chokes sono molto efficaci e per questo è importante studiare le tecniche di strangolamento dalle diverse posizioni.

gli strangolamenti, o “Chokes”, rappresentano una parte fondamentale delle arti marziali, della lotta e delle competizioni di MMA.

Queste tecniche sono efficaci per sottomettere l’avversario e portarlo a cedere, ma richiedono una comprensione profonda dei meccanismi fisiologici del corpo umano, una tecnica precisa e, non meno importante, un controllo adeguato sulla posizione dell’avversario.

I tre principali tipi di strangolamenti comprendono quelli del sistema respiratorio, che impediscono all’avversario di respirare; quelli del sistema circolatorio sanguigno, che interrompono il flusso di sangue al cervello; e le pressioni dolorose, noti come “Cranks”, che sfruttano torsioni e leve per causare dolore all’avversario.

Il controllo è un aspetto cruciale nell’applicazione di questi strangolamenti.

Rompere la postura e l’allineamento dell’avversario è il primo passo per preparare il terreno per una sottomissione efficace. Il controllo della posizione è altrettanto importante, poiché evita che l’avversario sfugga o contrattacchi durante il tentativo di strangolamento.

È fondamentale sottolineare che le tecniche di strangolamento devono essere applicate con responsabilità e cautela, poiché possono comportare rischi per la sicurezza se eseguite in modo errato o in modo eccessivamente aggressivo.

In molte competizioni, alcune tecniche di strangolamento, in particolare i Cranks, possono essere vietate o regolamentate per garantire la sicurezza degli atleti.

In definitiva, l’arte degli strangolamenti nelle arti marziali e nella lotta è una combinazione di conoscenza anatomica, tecnica precisa e controllo totale sulla posizione dell’avversario.

Quando eseguiti correttamente e in un contesto sicuro, questi stratagemmi possono essere estremamente efficaci per ottenere la sottomissione e la vittoria in competizione, sempre con il rispetto per la sicurezza e l’integrità degli atleti come priorità principale.

Studia le tecniche di chokes in piedi, dalla mount, dalla guardia, dal side control, ecc.

Stay Tuned and chokes il tuo avversario!

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Andrea

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Written by Andrea

Con una passione per la difesa personale e gli sport da combattimento, mi distinguo come praticante e fervente cultore e ricercatore sulle metodologie di allenamento e strategie di combattimento.

La mia esperienza abbraccia un vasto panorama di discipline: dal dinamismo del Boxing alla precisione del Muay Thai, dalla tecnica del Brazilian Jiu-Jitsu all'energia del Grappling, dal Combat Submission Wrestling (CSW) all'intensità del Mixed Martial Arts (MMA).

Non solo insegno, ma vivo la filosofia di queste arti, affinando costantemente metodi e programmi di allenamento che trascendono il convenzionale.

La mia essenza si riflette nell'autodifesa: Filipino Martial Arts (FMA), Dirty Boxing, Silat, l'efficacia del Jeet Kune Do & Kali, l'arte della scherma con coltelli e bastoni, e la tattica delle armi da fuoco.

Incarno la filosofia "Street Fight Mentality", un approccio senza fronzoli, diretto e strategico, unito a un "State Of Love And Trust" che bilancia l'intensità con la serenità.

Oltre al tatami, la mia curiosità e competenza si spingono verso orizzonti diversi: un blogger professionista con la penna sempre pronta, un bassista dal groove inconfondibile e un artigiano del coltello, dove ogni lama è un racconto di tradizione e innovazione. Questa sinfonia di abilità non solo definisce la mia identità professionale, ma dipinge il ritratto di un individuo che nella diversità trova la sua unica e inconfondibile voce e visione.

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