in

Combattimenti reali vs Simulazioni

Se ti alleni per finta significa combattere per finta. I metodi di allenamento sono fondamentali per rendere efficace la tecnica in combattimento

Combattimenti reali vs SimulazioniCombattimenti reali vs Simulazioni

Se ti alleni per finta significa poi combattere per finta!

I metodi di allenamento sono fondamentali per rendere efficace la tecnica in combattimento.

Lo so può sembrare una affermazione scontata ma non lo è soprattutto se hai l’occasione di girare per diverse palestre e arti marziali differenti.

Spesso mi capita di vedere allievi che in allenamento non portano i propri colpi con precisione ma fuori bersaglio, lontano dai bersagli primari e quindi senza un punto preciso da colpire.

Questo è un errore molto grave perchè sia tu che tiri i colpi, che il tuo compagno vi state allenando senza intenzione perchè non usate le giuste posizioni e distanze.

Inoltre i movimenti difensivi e le elusioni ma anche i contro attacchi sono sfalsate e di conseguenza anche il tuo compagno di allenamenti si sta allenando male.

Non combattere mai per finta ma tocca sempre il tuo avversario

Tirare a bersaglio è fondamentale

Se un tuo partner di allenamento ti tira non a bersaglio non ti devi neanche muovere e gli devi dire che sta facendo male perché altrimenti anche tu ti alleni di me..a.

Chiaramente per fare questo è importante utilizzare le protezioni adatte al tipo di allenamento che stai facendo e che può variare dai semplice guantoni, conchiglia e paradenti, sino a aggiungere i caschetti e para tibie, o sostituire i guantoni con i guantini da MMA.

Lavorare sempre in sicurezza!

Ora non significa tirare forte ma è fondamentale tirare a bersaglio e toccare, si può tirare piano e con piano non intendo dire lento ma piano come potenza, tirando a mano aperta ma a bersaglio per la potenza ci saranno delle sessioni studiate per quella tipologia di lavoro.

Quindi è fondamentale anche se è un allenamento, toccare sempre, anche se piano il tuo partner di allenamento, e lavorare su distanze e movimenti corretti perchè si devono costruire con le giuste biomeccaniche perchè se ti alleni con distanze sfalsate e per finta i tuoi movimenti quando agiranno istintivamente e sotto stress saranno sbagliati.

 

Un esempio base con il Jab

Se un colpo di jab lo devi tirare al mento tiralo al mento perchè sia tu che tiri che il tuo compagno che esegue la schivata o la parata devono sapere da che distanza lo tocchi e cosa succede realmente per riuscire a schivare, parare, ecc.

Questo è anche molto importante per il lavoro sulla precisione.

Poi devi inserire la velocità per fare un lavoro preciso e veloce e solo alla fine aggiungere la potenza dei colpi per lavorare insieme su precisione, velocità e potenza.

Anche questo metodo è importante con questa sequenza perchè ti permette di allenarti correttamente con precisione e velocità senza mettere la potenza e fare sessioni lunghe di sparring che sono fondamentali per imparare il combattimento.

Questo approccio aggiunge delle caratteristiche intrinseche del combattimento ma fondamentale perchè se continui ad allenarti per finta è utile come giocare a cucinare con la cucina della barbie.

Combattimenti reali vs Simulazioni

Alcune discipline sono più efficaci per il metodo con cui vengono allenate

Alcune discipline marziali o sportive sono rinomate per essere più efficaci, te ne voglio dire due in particolare il pugilato e la lotta a terra.

Il pugilato è rinomato per le sessioni di sparring che consentono di sviluppare dei reali skill di combattimento toccando realmente l’avversario.

Ma per fare tante sessioni di sparring non puoi picchiare sempre duro e per questo a parte le protezioni ci sono gli sparring light dove si lavora con precisione e velocità evitando la potenza per usarla solo quando si fanno delle sessioni specifica e nei match.

Stessa cosa si può dire della Muay Thai dove se si ha l’occasione di vedere delle sessioni di allenamento di fighter thailandesi si vedono sparring a contatto light.Combattimenti reali vs Simulazioni

E’ fondamentale potersi allenare ma arrivare al combattimento senza ferite e acciaccature varie per potersi esprimere al massimo.

La lotta è un metodo dove si combatte con delle regole ma realmente e quando qualcuno è in difficoltà (soffocamento, leva articolare, ecc.) fa il tap out e l’avversario si ferma.

Questo approccio permette di lottare al massimo e in sicurezza ma permette di acquisire la reale capacità di applicare le tecniche a un avversario non collaborativo che si impegna al 300% per non farsi fare quella tecnica.

Anche nella lotta ci sono anche qui delle sessioni e degli approcci per poter lottare a qualunque età definite roll light dove uno dei sostenitori di questo approccio è un veterano del Brazilian Jiu Jitsu come Kurt Osiander.

Roll Light

Light non significa non allenarsi realmente

Che si tratti di pugilato, lotta, ecc. non significa che non è necessario eseguire delle sessioni dure, aggressive, con colpi portati a piena potenza ma non deve essere lo standard di allenamento.

Considera anche che oggi le metodologie di allenamento si sono evolute, le attrezzature stesse sono migliorate per lavorare in sicurezza, e la scienza del combattimento hanno dimostrato di come colpi e traumi ripetuti rendono sensibili al KO che arriva anche con colpi senza tanta potenza.

Questo ha portato molti atleti a lavorare in maniera light per evitare traumi e infortuni inutili durante le sessioni di allenamento.

Conclusioni

Se durante un allenamento uno ti tira un colpo a 10 cm dal tuo viso o di lato alle tue orecchie NON devi neanche muoverti perchè non ti sta colpendo.

Combattere per finta è totalmente inutile per acquisire abilità e sviluppare gli attributi necessari al combattimento.

Tira sempre a bersaglio e tocca piano in allenamento se vuoi toccare forte fallo ma in combattimento.

Non combattere mai per finta, ma tocca sempre!

Street Fight Mentality & Fight Sport

Andrea

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Written by Andrea

Con una passione per la difesa personale e gli sport da combattimento, mi distinguo come praticante e fervente cultore e ricercatore sulle metodologie di allenamento e strategie di combattimento.

La mia esperienza abbraccia un vasto panorama di discipline: dal dinamismo del Boxing alla precisione del Muay Thai, dalla tecnica del Brazilian Jiu-Jitsu all'energia del Grappling, dal Combat Submission Wrestling (CSW) all'intensità del Mixed Martial Arts (MMA).

Non solo insegno, ma vivo la filosofia di queste arti, affinando costantemente metodi e programmi di allenamento che trascendono il convenzionale.

La mia essenza si riflette nell'autodifesa: Filipino Martial Arts (FMA), Dirty Boxing, Silat, l'efficacia del Jeet Kune Do & Kali, l'arte della scherma con coltelli e bastoni, e la tattica delle armi da fuoco.

Incarno la filosofia "Street Fight Mentality", un approccio senza fronzoli, diretto e strategico, unito a un "State Of Love And Trust" che bilancia l'intensità con la serenità.

Oltre al tatami, la mia curiosità e competenza si spingono verso orizzonti diversi: un blogger professionista con la penna sempre pronta, un bassista dal groove inconfondibile e un artigiano del coltello, dove ogni lama è un racconto di tradizione e innovazione. Questa sinfonia di abilità non solo definisce la mia identità professionale, ma dipinge il ritratto di un individuo che nella diversità trova la sua unica e inconfondibile voce e visione.

Street Fight Mentality & Fight Sport!

Andrea

La difesa personale in spazi stretti Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

La difesa personale in spazi stretti

La velocità non basta negli sport da combattimento Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

La velocità non basta negli sport da combattimento