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Per comprare una pistola legalmente ci sono diversi adempimenti da rispettare con molta attenzione e rigore se non si vuole correre il rischio di avere il porto d’armi revocato.
Il costo dell’arma dipende dal modello che si vuole acquistare ma indicativamente si va dai 200€ ai 2.000€ e c’è un mercato di armi nuove e di armi usate.
Ci sono diverse riviste del settore dove puoi visionare diverse tipologie di armi recensite come:
Le aziende produttrici di armi prevedono una crescita per gli acquisti di pistole ed armi da fuoco in Italia vista l’approvazione della nuova legge sulla legittima difesa del 2019.
Con questo provvedimento viene stabilito infatti che la legittima difesa è sempre presunta (ovvero è sempre sussistente il rapporto di proporzionalità tra difesa ed offesa), mentre viene considerato sempre in stato di legittima difesa colui che agisce per respingere l’intrusione nel proprio domicilio con violenza o minaccia da parte di un malintenzionato.
La nuova legge, quindi, consente l’uso di una pistola per difendersi dalle intrusioni e dalle aggressioni domiciliari ed è per questo che in queste ore in molti si stanno domandando se non sia il caso di comprare legalmente un’arma da fuoco per l’autodifesa.
Qui trovi le informazioni di cui hai bisogno se stai pensando di acquistare un’arma, dai costi di una pistola ai documenti necessari per l’acquisto e la detenzione legale di armi da fuoco.
Chi può acquistare una pistola?
La legislazione italiana consente a qualsiasi cittadino di acquistare un’arma purché questo sia:
- incensurato;
- non affetto da malattie psichiatriche;
- non alcolista;
- non tossicomane.
Chi soddisfa questi requisiti però non può acquistare liberamente una pistola se non è in possesso di:
- licenza di porto di pistola e porto di fucile;
- nulla osta all’acquisto.
Quindi per l’acquisto di una pistola non è obbligatorio avere il porto d’armi, poiché è possibile comprare un’arma da fuoco anche con la sola autorizzazione del Questore.
Per la guida su come prendere il porto d’armi (clicca qui per il modulo), mentre per maggiori informazioni sul nulla osta all’acquisto continua a leggere.
Nulla osta del Questore per l’acquisto di una pistola, come richiederlo
Mentre i titolari di un porto di pistola e porto d’armi non hanno bisogno dell’autorizzazione del Questore per l’acquisto di un’arma, questa è necessaria per tutti gli altri cittadini italiani.
Per la richiesta del nulla osta dovete compilare il documento che trovate di seguito e presentarlo in Questura tramite una delle seguenti modalità:
- a mano presso l’ufficio competente il quale vi rilascerà una regolare ricevuta;
- posta raccomandata con avviso di ricevimento;
- per via telematica.
Richiesta nulla osta per l’acquisto di armi modulo per scaricare il modello della domanda da presentare in Questura per richiedere l’autorizzazione all’acquisto di una pistola.
Al modulo bisogna allegare i seguenti documenti:
- certificato di idoneità psico-fisica rilasciato dall’ASL di residenza;
- documentazione riguardante il servizio prestato nelle Forze Armate o nelle Forze di Polizia, oppure il certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato, da massimo 10 anni, da una Sezione di Tiro a Segno Nazionale;
- dichiarazione sostitutiva con la quale il richiedente attesta di non trovarsi nelle condizioni ostative stabilite dalla legge e di non essere stato riconosciuto come “obiettore di coscienza”. Inoltre, nella dichiarazione sostitutiva bisogna indicate le generalità delle persone conviventi.
Una volta presentata la richiesta, il Questore la valuterà e deciderà se concedere o no il nulla osta all’acquisto di una pistola.
Qualora questo venga concesso allora il richiedente potrà recarsi presso uno dei negozi autorizzati per acquistare l’arma della tipologia indicata nella domanda (arma lunga, corta, antica o bianca).
Dove acquistare e quanto costa una pistola
Per l’acquisto legale di un’arma da fuoco dovete andare in uno dei tanti negozi autorizzati presenti sul territorio italiano.
Ad esempio, sul sito ufficiale della Beretta c’è una mappa nella quale sono indicati tutti i rivenditori ufficiali e autorizzati per la vendita situati nelle Regioni d’Italia.
A questo punto la domanda che si fanno in molti è: ma quanto costa una pistola?
I prezzi naturalmente variano dalla tipologia e dal modello dell’arma, per una pistola il prezzo oscilla dai 200€ di una classica Beretta modello 70, fino ai 2.000€.
Quindi ci sono pistole di varie fasce di prezzo:
- la Beretta modello APX RDO costa circa 882€ ,
- la Beretta 92X PERFORMANCE 1499€ ,
- il modello 37 della Smith&Wesson 450 € ,
- la Glock 17 Gen.5 circa 660 € .
Tuttavia non è possibile acquistare molti modelli di pistole, visto che la legge stabilisce dei limiti ben precisi riguardo al limite massimo di armi da fuoco che si possono detenere.
Quante pistole si possono detenere in casa?
L’articolo 10 della legge n°110 del 1975 stabilisce che, senza l’opportuna licenza di collezione, si possono detenere al massimo:
- 3 armi comuni da sparo;
- 12 armi sportive;
- 8 armi antiche, rare o d’importanza storica.
- Non c’è alcun limite invece per le armi da caccia.
Visto quanto stabilito dalla legge è molto importante saper identificare un’arma, distinguendo ad esempio le pistole comuni dalle armi ad uso sportivo.
Attenzione che la legge infatti stabilisce che qualsiasi errore riguardante l’identificazione della tipologia di arma ricade sul detentore che rischia di essere sottoposto a procedimento penale per il reato di raccolta abusiva di armi, anche nel caso in cui queste siano state acquistate legalmente con opportuna documentazione.
Questo porta alla revoca del porto d’armi quindi è importante conoscere e seguire bene le procedure e le leggi quando si tratta di armi perchè le leggi sono molto severe.
Il calibro 9×21, un calibro per l’Italia
Il 9×21 è un calibro che esiste, praticamente, solo in Italia, anzi, leverei anche il praticamente, solo in Italia.
Qualcuno potrebbe pensare che sia una calibro indigeno Italiano magari un po’ mal riuscito e che non ha voluto nessun altro. Errore. Il calibro non è Italiano in quanto il 9×21 è noto anche come 9x21IMI, ovvero “Israel Military Industry”, il posto dove è nato.
Non è vero neanche che sia “malnato” perché è una copia identica del 9×19 chiamato 9 Luger o anche 9 Parabellum o, per gli amici, semplicemente 9 Para. Il 9 Luger, il nome con cui è più noto questo calibro, è il calibro per arma corta più diffuso al mondo e anche quello ritenuto migliore in assoluto.
La lista degli eserciti che usano questo calibro occuperebbe tre pagine web e nella lista ci sono paesi come Giappone, Svizzera, Inghilterra, Israele, Italia, Germania e perfino gli USA che, in fatto di armi, non credo siano secondi a nessuno.
Nonostante questo calibro discenda da un progetto Tedesco del 1902, quindi datato, la sua diffusione è stata ed è elevatissima e le sue prestazioni considerate tuttora insuperate.
Come mai in Italia non si usa?
Semplice, perché, come sempre accade in Italia qualcuno, decenni orsono, ha avuto l’idea di proibirlo in quanto uguale al munizionamento usato dalle forze dell’ordine.
La cosa non ha senso ma così é. La legge è stata recentemente modificata e quindi superata, in parte, ma in pratica nessuno in Italia possiede oramai più un’arma 9×19.
Il 9×21 nacque dalla ditta Jager di Loano che però, sbagliando strada catalogò un prodotto che non raggiunse mai la maturità commerciale.
In seguito la IMI decise di riproporre, per il mercato Italiano, il 9×21 progettandolo nuovamente a partire dal .30 Luger, il padre del 9 mm Luger.
Fu introdotto in Italia da parte del binomio Fiocchi-Geco ed ebbe un notevole successo.
Questo calibro è praticamente identico per geometria energia e balistica al Luger anzi, per certi aspetti è meglio in quanto un po’ più potente.
Forse è una delle migliori cartucce esistenti.
Oggi, praticamente l’80% delle pistole semiautomatiche vendute in Italia sono in questo calibro con qualche parentesi in 40S&W e in 10 mm che non hanno avuto però, per ora, molto successo.
La fortuna dei ricaricatori è che, il 9×21, è talmente simile al 9 Luger che si possono usare le stesse attrezzature di ricarica semplicemente regolando in maniera diversa i Dies.
Questo è il motivo per cui non troverete mai un listino, sono tutti made in USA, di macchine per ricarica che parlino del 9×21.
Pazienza, basta saperlo e ordinare il 9 Luger va bene lo stesso.
Per la polvere le tavole di ricarica non parlano mai, ma proprio mai, di questo calibro: anche qui pazienza, basta usare quelle del Luger e tutto fila via liscio.
Se poi si usa palle Action Bullets (Italiane a dispetto del nome) si trova anche le tavole di ricarica per quel piombo.
Disegno di una cartuccia 9 Luger (19.15) o di una 9×21 (21)
Si noti che solo la lunghezza e quindi la conicità (*)
cambiano tra i due calibri
(*) I dies per 9 Luger sono fatti apposta un pò più lunghi. L’errore di calibrazione é di circa 4/100 di millimetro tra il corto (9×19), corretto, e quello lungo (9×21) troppo stretto. Se qualche esperto sa dirmi le differenze reali lo scriverò in questa pagina.
Conclusioni
Come puoi vedere le procedure e i documenti necessari per acquistare un’arma sono ben definiti e vanno seguiti alla lettera.
Il costo di un’arma ha un prezzo che ad alcuni non del settore potrebbe stupire perchè 700 euro per una Glock 17 o 800 € per una Beretta APX non è una cifra eccessiva.
Chiaramente in Italia tutte le versioni di arma corta Cal.9 è nel calibro 9×21 mentre nel resto del mondo è 9×19.
Questo è un aspetto che ha un retaggio storico legato al terrorismo che c’è stato in Italia.
Stay Tuned!
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