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Disarmi di coltello si o disarmi di coltello no?.
Quando si parla di disarmi solitamente già prima che si inizia il discorso si alza subito un vociare incredibili dove chiunque dice la sua, e dove spesso la conclusione è che non c’è una conclusione.
Di tutti gli argomenti su cui un istruttore deve stare attentissimo e su cui può fare e come spesso avviene disinformazione ai suoi studenti, la difesa da un attacco di coltello è la più pericolosa.
Esistono pochi tornei di scherma corta di coltello in Italia e per questo è molto difficile per una persona che è interessata all’argomento trovare e valutare l’autenticità di un istruttore di armi bianche e chiunque si proclami un esperto di coltello e insegni angoli di attacco, blocchi, disarmi a mano nuda, e guardie potrebbe anche se appare bello a vedersi anche in foto non reale.
La pericolosità di un coltello è qualcosa di talmente noto che solitamente le persone rinunciano ad addentrarsi in questa ricerca prima ancora di provare dicendo la classica frase: “tanto è impossibile difendersi da un coltello!” ancora peggio se si inizia a parlare di disarmare una persona armata di coltello, allora lì si va a innescare un dibattito che ormai dura da decenni e quindi già questo fa capire che c’è qualcosa che non va.
Considera che solitamente l’attacco di coltello nell’ambito della difesa personale è qualcosa che non ha niente di cavalleresco e di questo ne ho parlato in diversi articoli e che quindi il problema non è neanche parlare di disarmo ma evitare l’attacco che viene fatto in maniera “infame” nascondendo la lama o alle spalle, ecc.
Anche la minaccia da coltello a scopo di estorsione e rapina in qualche modo è meno pericoloso perchè basta dare il “portafoglio” e la minaccia scompare.
Il duello per strata è qualcosa di raro e se segui gli episodi di cronaca vedrai che sono eventi molto rari.
Il disarmo non è la via ma una opzione
“È quasi impossibile disarmare un avversario armato di spada se quella persona sa come usare una spada“, dice Guro Dan Inosanto.
I filippini lo chiamano Agaw (Filipino Kali Disarms)
A mio parere, i metodi più realistici per il combattimento con e contro armi affilate provengono dalle Filippine ma per una ragione, i confronti reali con lame e armi da taglio sono estremamente comuni in quel paese del sudest asiatico, le loro tecniche di combattimento non hanno niente a che vedere con il falso eroismo, ed anzi ogni cosa mira alla sopravvivenza.
Spesso si sente parlare di disarmi e il disarmo viene inteso con le mani tramite l’utilizzo e applicazione di colpo all’aggressore e di una leva ma non è sempre così.
Il problema di questo pensiero fisso è che nessuno parte dal presupposto che le tecniche a mano nuda partono sempre dalla scherma corta quando invece la maggior parte della gente parte dello striking per arrivare al coltello, ma se non cambi il paradigma difficilmente riuscirai a lavorare nella maniera corretta per sviluppare gli skill necessari per fare funzionare realmente le cose.
E la difficoltà di difendere a mani nude è doppia quando un attaccante ben addestrato è armato con due armi a lama.
Se, tuttavia, l’avversario non è completamente addestrato ed esperto nell’uso della sua arma, potrebbe essere possibile fargli perdere l’arma.
Gli artisti marziali di alcuni stili filippini di Kali trascorrono ore ogni giorno a perfezionare le loro abilità nell’arte testata da tempo di Agaw (disarmo), tu quanto lo fai?
Significa che non puoi riuscire a fare qualcosa di cui non hai sviluppato gli skills ed è anche per questo che i metodi di allenamento non sono mai focalizzati su questa pratica che ripeto è una opzione, ma che puoi usare solo se sai come fare perchè lo hai fatto migliaia di volte durante lo sparring mano armata contro mano nuda.
Conosci qualcuno che può fare qualcosa senza averlo mai provato o fatto qualche volta ogni 6 mesi?.
Ossessione, serve l’ossessione e la paura per il coltello ma se è vero che se puoi devi scappare è anche vero che devi costruire e avere la tua possibilità quando non puoi farlo, e nn basta dire tanto è inutile, perchè tanto non hai alternative.
Il problema è la visione sbagliata dell’idea mano nuda e ti spiegherò dopo perchè.
Nella società odierna che è sempre più violenta, l’arte dell’evasione e del disarmo è qualcosa che ogni artista marziale deve includere nella sua routine quotidiana di allenamento.
Hai letto bene, quotidiana!
Senza abilità di disarmo, le possibilità di sopravvivere a un combattimento con un attaccante armato sono praticamente inesistenti se non scappi.
Se, come dice Guro Dan Inosanto, è praticamente impossibile togliere un’arma a lama da un avversario addestrato, perché passare tutto questo tempo ad apprendere tecniche e teorie di disarmo?
La risposta sta nella realtà.
La maggior parte delle situazioni di vita reale forniscono alternative non disponibili in allenamento.
- L’opzione numero uno contro un assalitore armato è quello di sfuggire all’attacco iniziale (cosa che è del tutto possibile), dimenticati dell’arma e corri come un centometrista olimpico.
- L’opzione numero due è di sopravvivere per quei pochi secondi necessari per estrarre una tua arma o simile oppure trovare e afferrare qualcosa come un bastone o una bottiglia, quindi continuare la battaglia a condizioni più equalizzate e uguali.
Ragionando sul fatto che pochi combattenti di strada sono probabilmente ben addestrati come alcuni specialisti nell’uso del coltello, potrebbe benissimo essere possibile sopravvivere a un combattimento con un avversario armato e forse anche a portare via la sua arma.
Sopravvivere “all’impossibile” potrebbe non essere impossibile ma con una corretta formazione e condizionamento fisico, psicologico e imparando a usare le cose che quotidianamente hai con te.
Mano nuda contro coltello non è mano nuda
Ps. L’assalto infame di uno sconosciuto mentre aspetti il bus non è difesa da coltello ma è un assassinio per uno sgarro che hai fatto o un pazzo ma ti ricordo che l’attenzione al contesto e all’ambiente è un aspetto fondamentale nella difesa personale.
Ti voglio ancora ribadire che quando si parla di mano nuda contro coltello si ha spesso una visione troppo “teorica” dove si immagina una persona a mano nuda e uno con un coltello in realtà tu hai addosso molti strumenti che possono aiutarti a difenderti e se “capitasse” l’occasione il disarmo del coltello e il disarmo non è solo la leva alla mano armata di coltello.
Se levi dalla tua testa che il concetto di mano nuda pura contro coltello non è la realtà e già tu inizi ad avere una visione più aperta di come devi comportarti.
Mi spiego meglio, non devi neanche sognarti di difenderti realmente a mano nuda ma devi immediatamente usare tutto quello che hai addosso per usarlo contro quella persona armata di coltello.
Esempio di oggetti che hai spesso addosso e che puoi usare:
- Chiavi di casa
- Cintura
- Rivista/quotidiano
- Borsa/Zaino
- Maglia
- Scarpe
- Ombrello
- Oggetti in generale
- ecc.
Quello che voglio dirti che immediatamente devi trovare il tempo per fare la tua “estrazione” di un oggetto o qualcosa da usare, meglio se anche tu hai un coltello ma la legge come sai non ti permette il trasporto civile dell’arma da taglio.
Purtroppo solitamente gli attacchi di coltello sono non annunciati e fatti nella maniera più vigliacca che tu puoi immaginare, soprattutto se sono legate a litigi precedenti, vendette, pazzia.
Una delle cose importanti che spesso la gente sottovaluta sono le estrazioni di coltello, perchè quando ti trovi un coltello davanti e non puoi scappare la velocità con cui tu estrai il tuo coltello può fare una grossa differenza, quindi crearti lo spazio temporale per estrarre l’arma diventa fondamentale e spesso un lavoro sottovalutato.
Ps. Un esercizio utile e pratico che puoi praticare da solo è il vuoto di pugilato e quando senti un determinato segnale l’estrazione dell’arma, o levarti la maglia, prendere una scarpa, oggetto casuale , ecc.
Chiaramente come puoi immaginare ma è scontato credo, più l’abilità di chi ha l’arma è elevata minori sono le tue chance, perchè è sempre l’uomo a fare la differenza non lo strumento.
Questa cosa vale per tutto e in tutti i contesti, più un avversario è abile e più serve alzare il livello per dominare la situazione e vincere.
Continuiamo con il concetto centrale di questo post e partiamo da un presupposto basico che alimenta il dibattito sui disarmi e che è la prima domanda che devi fare a chi dice che i disarmi non funzionano:
- Ok, i disarmi non funzionano e quindi cosa faccio se non posso scappare?.
- Perchè il coltello rimane quindi come risolvo il problema?.
Quando si parla di disarmo si parte dal presupposto che tu sei disarmato.
Ma che cosa intendi tu per disarmato?
Lascia perdere, non fare questa domanda tanto non sa risponderti o ti dice le solite cazzate da repertorio improvvisato sulla filosofia del coltello che non ti serve a niente, hai un coltello davanti alla tua faccia e le parole stanno a zero, serve una tua reazione.
Ti dico subito una cosa subito anche per evitare fraintendimenti: la soluzione NON è il disarmo!! ma è una delle possibilità che potresti avere. Non cercare mai il disarmo!. MAI!.
Ma come Andrea hai aperto l’articolo parlando di disarmi!.
Andrea che ci stai dicendo.
Ora continua a leggere non avere fretta perché questo è uno dei temi tra i più discussi nelle arti marziali e tra i più banalizzati.
Una delle cose che spesso si vede fare e che porta la maggior parte delle persone nel non credere che sia possibile disarmare è proprio per come viene spiegato cioè sempre fuori da una dinamica di scherma corta e di movimento rapido di coltello, si rimane sempre nell’ordine della teoria e soprattutto della spiegazione statica del disarmo come se c’è la presunzione di fare una delle cose più complesse di un combattimento armato provando pochissime volte e peggio ancora nel modo più sbagliato.
Mi spiace così non funziona!!.
Si hai capito bene quello che ti spiegano e la teoria, quello che vedi in YouTube non è come si studiano i disarmi da coltello per questo non imparerai mai e quando provi a farlo in un contesto non cooperante di sparring non funziona mai.
Il disarmo è un istante dinamico che ti permette di controllare la mano armata (e colpendo anche l’aggressore, mai tentare un disarmo senza prima colpire, MAI!) o colpire direttamente la mano armata dell’aggressore.
Attenzione ti ripeto non va cercato mai!!
Ma è come lo smash per un tennista non capita sempre non lo puoi cercare, forse “portare” ma se c’è la possibilità la devi prendere e fare punto.
La stessa cosa può valere come le restituzioni dell’arma, non è che puoi usare come tua strategia la restituzione dell’arma.
Una delle cose importanti quando si disarma è avere colpito, o la mano armata o l’aggressore perchè se esegui comunque un tentativo di leva senza avere colpito non funziona o comunque molto rischioso perche i movimenti anche non controllati di una mano armata di coltello è sempre pericoloso.
La leva articolare, e non sto parlano di un contesto di lotta, funziona sempre e solo se hai colpito, a meno che la stai facendo a un bambino e la differenza di forza è tale da sovrastare la resistenza.
Se ti dico che ti faccio una leva al gomito ti irrigidisci e non funziona, invece se colpisci in quel momento la tensione si sblocca perchè si sposta l’attenzione e di conseguenza lascio lo “spazio” per fare la leva.
Ps. Esistono delle metodologie di applicazioni delle leve che servono per eliminare la tensione anche se uno si irrigidisce e applicare comunque la leva ma sono più tecniche di controllo da usare quando non puoi colpire, più adatte per operatori della sicurezza.
Una eventualità per eliminare la rigidezza ed è una cosa fondamentale sono le transizioni, cioè passare da una leva all’altra perchè non devi mai contrastare la forza ma la devi ri-direzionare perchè per fare una leva quando funziona non serve tanta forza, lo senti subito quando ormai è troppo rigido per continuare e quindi devi cambiare leva, oppure colpire per fare allentare la tensione e proseguire.
La mano armata va sempre controllata, con le armi da taglio non puoi lasciare nulla al caso, neanche quando è nella tua mano, non sottovalutarla mai, rispettala, non a caso il fodero è un elemento studiato con molta attenzione, è un contenitore di potere.
Ora ci sono delle valutazioni importanti che devi fare come, perchè è lì quel coltello?;
Te le semplifico con due ipotesi:
1) Intimidazione / minaccia a scopo di estorsione o rapina dove non c’è l’intenzione reale di ferirti o ucciderti. In questo caso dargli quello che vuole può eliminare la minaccia, una tua reazione o qualche problema può portarti a doverti difendere.
2) Ti vuole tagliare, ferire, uccidere perchè hai fatto qualcosa che per lui non va bene, oppure è un pazzo, qui l’intenzione è quella di farti un danno. Difficilmente ti avviserà perchè non vuole darti nessun vantaggio a meno che vuole “solo” ferirti o sfregiarti come avviene in molte culture per terrorizzarti.
3) Terrorismo/pazzo, vuole ucciderti perchè sei lì in quel momento, non c’è un reale motivo.
Ora ci sono diverse cose che puoi e devi fare se ti trovi una lama davanti e devi farlo con un certo ordine:
- La prima cosa che ti dico: se puoi scappa, si hai capito bene è quella di scappare, mettiti l’orgoglio in tasca e fregatene, scappa, porta la pelle a casa, punto, stop.
- La seconda cosa che ti dico se non puoi scappare e hai un coltello, estrailo immediatamente.
- La terza cosa che ti dico se non puoi scappare e se non hai un coltello è quella di avvantaggiarti immediatamente con un oggetto un bastono, un arma lunga, un oggetto contundente, una bottiglia, una scarpa, estrai la cintura, avvolgiti la giacca per proteggerti, ecc. lui deve percepire che sei armato e che anche tu che vuoi fargli male.
- La quarta cosa ripeto se sei “nudo” non cercare mai il disarmo ma combatti come se avessi un arma o un coltello. Ecco questo è un punto cruciale che fa si che tutti dicano che i disarmi di coltello non funzionano, perchè partono dal difendersi e dal disarmo mentre invece tutto parte dalla scherma corta. Non puoi difenderti da un coltello questo è il paradigma che devi rompere, non puoi difenderti dal coltello ma devi attaccare come se fossi armato non puoi fare diversamente, se pensi solo a difenderti senza attaccare e colpire vieni ferito e ucciso, devi darti una possibilità e l’unica possibilità che hai è di attaccare colpendo il tuo aggressore. Si, verrai tagliato!! E’ molto probabile ma non hai una scelta diversa!!.
Ps. Se è una rapina dagli i soldi, il motorino, la borsa, non rischiare per un oggetto che puoi comunque ricomprare.
Non guardare mai la lama!
Ora se tu vuoi capire cosa fare se sei disarmato contro uno che ha una arma bianca una cosa che devi imparare a fare é non guardare la lama, si hai capito bene.
Devi usare la visione periferica!
La lama ti ipnotizza e questo non va bene, devi guardare sempre il tuo aggressore non il suo coltello.
Se fai questo scopri tutti i punti che lascia scoperti per essere colpiti e sono tantissimi perché lui tendenzialmente vorrà usare solo il coltello perdendo tutte le difese e lasciano un sacco di Open Point Target (OPT).
Ora la cosa importante che devi capire e su cui voglio che rifletti è che tu anche se sei a mano nuda devi combattere come se avessi il coltello perché non puoi difenderti dal coltello senza colpire.
Spesso per non dire sempre si vedono esercizi dove uno ha il coltello e l’altro è disarmato dove uno attacco e l’altro si difende, il problema è che quello con il coltello non ha protezioni e quello a mano nuda non può colpirlo perché gli spaccherebbe il naso quindi che cosa può fare?.
Niente finisce sempre che perde ma è normale perché e come il Wall Sparring (lo sparring al muro) dove uno attacca e l’altro può solo difendersi e schivare, prendi un sacco di colpi, mentre già se puoi tirare anche solo il Jab e già il gioco cambia moltissimo.
La difesa da coltello è colpire a “mani nude”, ma questo non significa che non puoi prendere come già ti ho detto un kubotan, una penna, la cintura, una scarpa, una bottiglia, una maglia, le chiavi, ecc. ma devi farlo come se avessi un coltello, non pensare a difenderti ma attaccalo, considera che appena vedi la lama devi prendere un oggetto, abituati a usare quello che hai addosso, non restare a mano nuda.
Questo ha anche una funzione psicologica importante per te e anche per il tuo aggressore.
La sua percezione deve essere che la tua non è una difesa passiva ma una “difesa” attiva, deve sapere che lo colpisci e che gli vuoi prendere e usare il suo coltello.
Questo deve essere il tuo cambio di visione, e per farlo lo devi colpire lui o la mano armata e mentre c’è lo stop allora è lì che devi effettuare il controllo della sua mano armata perché non puoi mai permetterti di non controllare la sua mano armata o di farlo mentre agita la lama.
Per imparare questo devi lavorare con due armi contemporaneamente nelle mani.
Per questo che i filippini usavano studiare con armi doppie e anche di lunghezza diversa, un retaggio preso dagli spagnoli e dai mercenari italiani ma il lavoro che c’è dietro è l’uso contemporaneo di due armi con funzioni diverse nello stesso istante.
Ora qualcuno dirà ma se trovi un esperto come fai a fare così?, hai ragione ma quanti esperti puoi trovare?.
E se trovassi Buakaw Pramuk che vuole fare a botte con te pensi che avresti qualche chance, ma quanti Buakaw vedi camminare per strada?.
Quindi allenati ragionando su una normalità perché tra 0 e 100 ci sono in mezzo un sacco di numeri.
Allenati sempre come se stai per trovare il Top degli aggressori ma spera sempre di trovare uno stupido che comunque non devi mai sottovalutare, ancora di più se si parla di coltello e di armi.
Lo studio dei drills
Lo studio dei drills con il coltello va bene per studiare la tecnica ma non è una buona scelta in ottica di aumentare le tue reali capacità perché devi imparare a muoverti nel caos quindi devi sapere improvvisare e riconoscere gli input.
Il coltello si muove molt velocemente e non esiste un disegno prestabilito, per questo i drills servono solo per imparare la tecnica e conoscere alcune dinamiche ma sarà ogni volta diverso, quindi improvvisa, serve a te per imparare la fase di attacco che chiaramente anche in difesa.
Ognuno ha un suo modo di attaccare (per traiettoria, intensità, velocità, potenza dei colpi) e per questo i drills non servono anche se so che ci sono gli amanti delle statistiche ma non è mai così, soprattutto se la persona sa maneggiare la lama e anche se ci sono degli attacchi comuni come il classico ice peak e il colpo al basso ventre , la aggressività, rapidità, ripetitività di colpi, angolo di attacco, potenza, tempo sarà sempre diverso ed è per questo devi allenarti con approcci diversi, da quello più tecnico/tattico (stoccate, angoli di taglio combinati, ecc.) a quello più violento tipico di un folle (scarica di colpi da una sola direzione).
In allenamento non preoccuparti di esser colpito, ti stai allenando per non esserlo ma impara dai tuoi errori perchè come ti ho detto ti stai allenando in una delle arti più complesse della difesa personale ma del panorama marziale, il vero combattimento è armato da sempre nella storia dell’uomo.
Per questa caratteristica intrinseca della lama (punta e taglio) devi sempre fluire e il tuo footwork diventa esasperato e fondamentale, perchè le uscite (evasioni) devono diventare naturali come camminare.
Ps. Sarà per questo che i praticanti di scherma corta poi diventano abili striker, molto evasivi, insidiosi, pungenti.
Esercizio base di coltello
Un esercizio base ma che racchiude il fondamento è lavorare sui 5 angoli di taglio e di punta iniziando a farlo con l’ordine 12345 di taglio e di punta e poi anche stretti e larghi dopo un po’ per arrivare a mixarli con un ordine sparso. Angoli fondamentali di attacco ma casuali.
Ti consiglio di fare questo come riscaldamento in tutte le lezioni.
Le estrazioni
Allenati a trovare il tempo per estrarre e trovare una arma improvvisata, o altri oggetti/indumenti considerando le tue abitudini.
Impara a sfruttare l’ambiente e quello che hai con te solitamente.
Elementi fondamentali con il coltello
Footwork
La base fondamentale per il combattimento col coltello è il footwork.
Esso consente di mantenere la corretta distanza tra te e il tuo avversario.
Essere abili a muoversi rapidamente lontano o verso il proprio avversario è essenziale in qualunque scenario di combattimento, ma quando ti stanno puntando un coltello contro, l’importanza sale alle stelle.
Quando pensi al footwork devi immaginare qualcosa di evasivo come avviene nel pugilato da parte di alcuni atleti, con movenze feline colpendo di improvviso e muovendosi costantemente.
Quello è il tipo di footwork appropriato per il combattimento con coltello.
Ovviamente un’arma affilata nelle mani, non necessiti di grande forza per fare danno al tuo aggressore anzi è molto più importante rimanere leggero ed agile con una salda presa dell’arma.
Un taglio alla mano armata di coltello o un affondo rapido e diretto al viso può essere tutto ciò che ti serve per porre fine al combattimento.
La Distanza
La distanza alla quale scegli di combattere il tuo avversario è fondamentale.
Molti istruttori insegnano ai loro studenti ad ingaggiare combattimenti col coltello a distanza di pugilato.
Ma se guardiamo un round di un match di pugilato e contiamo quante volte ogni atleta viene colpito, noteremo che il contatto avviene troppo spesso.
Se i pugili scambiassero i loro guanti con lame affilate, entro dieci secondi si troverebbero in un lago di sangue.
Per quanto riguarda il training di coltello ci sono centinaia di drill ed esercizi che migliorano il lavoro ravvicinato con coltello e con le armi in generale, ma tutti questi drills sono allenati e sono stati sviluppati con l’unico scopo di migliorare le tue capacità: sensibilità, coordinazione, meccaniche di movimento, ecc..
Ecco perché sono chiamati drill di perfezionamento e sensibilità ma non devono MAI! essere confusi con il combattimento armato reale con lo scopo di sopravvivenza.
Per allenare il combattimento armato di coltello devi praticare la scherma corta.
In combattimento, un esperto di coltello combatte sempre in distanza che i filippini chiamano larga mano, che è la distanza appena oltre la distanza dei calci.
Questo perchè è più facile evitare di essere tagliato, e può comunque perseguire il suo obiettivo primario, che è quello di rompere il dente del serpente e tagliare la mano armata dell’aggressore.
Rompere il dente del serpente
Se tagli la mano dell’avversario istantaneamente lo disarmerai.
Questo è il vero disarmo di coltello non l’uso delle leve.
Se gli tagli la mano è fisicamente impossibile per lui tenere un coltello quando tendini, muscoli e legamenti per il controllo della sua mano sono danneggiati.
Una volta che hai rotto il dente del serpente, diventa innocuo, ed allora puoi decidere se ucciderlo o lasciarlo andare.
Ps. Ricordati che anche se hai ragione la legge ti condannerà.
Il footwork e la distanza corretti sono fondamentali perché questa strategia funzioni.
Ferire e rompere il dente del serpente, è una tattica utilizzata anche nel combattimento di bastone.
Purtroppo, ed è una cosa che non sopporto vedere, nei tornei moderni dove i fighters usano chiaramente i caschi e i corpetti protettivi e quindi sicuri di questo, ingaggiano scontri alla continua ricerca della testa perdendo di vista la realtà.
Se un fighter usa la strategia di “rompere il dente del serpente”, e colpisce il suo aggressore sulla mano armata e SENZA ESSERE PROTETTA dai guanti da Hockey come nei tornei, quella povera mano avrebbe le ossa frantumate e subirebbe la stessa conseguenza simili all’essere tagliata da una lama, non può tenere l’arma con quella mano.
Anche se questi combattimenti sono utili e fondamentali nella formazione perchè insegnano come gestire lo stress con l’adrenalina che scorre a mille, quel tipo di pratica e tipo di combattimento dovrebbe costituire non più del 5 per cento del tuo allenamento.
Non dovrebbe essere il tuo focus se sei interessato alla difesa personale, poichè raramente le regole e i punteggi premiano i colpi sulla mano armata dell’avversario ma invece sono le cose che ti salvano la vita.
Timing (tempismo)
In un combattimento col coltello il timing è importante quanto il footwork e la corretta distanza, ma più ambiguo e difficile da spiegare.
Il timing nel combattimento può essere descritto come l’abilità di colpire il proprio avversario prima, durante o dopo che lui ha portato un attacco.
Tu devi sentire, percepire quella frazione di secondo buona per portare a bersaglio la tua tecnica.
Una volta che hai sviluppato un buon tempismo, puoi letteralmente muoverti ad un decimo della velocità ed essere comunque estremamente efficace e apparire al tuo avversario veloce come un fulmine.
In incontri di allenamento con praticanti marziali più avanti con l’età non è difficile vedere atleti più giovani colpiti molte volte di quanto rispetto a loro, proprio grazie ad un timing molto vicino alla perfezione.
Per sviluppare il tempismo è necessario acquisire consapevolezza e familiarizzare con le linee di attacco (conoscenza cioè di tutti i possibili angoli di attacco), entrambe cose che accrescono con tempo ed esperienza.
Ma non ci sarà mai la perfezione è una ricerca continua.
Come nella maggior parte delle questioni della vita, la percezione è tutto perchè ti permette di anticipare e fare la giusta scelta per te.
Questi punti sono alcuni delle parti importante del combattimento di coltello, ma è solo una parte, si tratta di uno dei lavori più complessi che un praticamente di arti marziali si trova ad affrontare.
La fuga
Fuggire è sempre la soluzione migliore per difendersi da un attacco col coltello.
Questa è la regola fondamentale!
La prima opzione SEMPRE. Perciò, la prima cosa da fare se qualcuno ti attacca con un coltello?
Prima di tutto, corri.
Come ti ho già detto per difenderti da una lama devi prima imparare ad utilizzarne una e lo devi fare praticando la scherma corta e più impari ad utilizzare un coltello, più impari a rispettare il danno che può infliggere.
Tutto ciò che serve ad una lama per fare danno è toccarti e senza neanche particolari abilità anche se considera che tutti sanno tagliare perchè tutti nella vita hanno usato un coltello o un taglierino.
Un aggressore armato di coltello non deve possedere grandi abilità per feriti seriamente.
Gli istruttori che cercano un disarmo contro un attacco di coltello ti stanno mentendo, non capiscono e conoscono la tremenda realtà di un combattimento col coltello poichè non hanno esperienza di scherma corta.
Capisco che è figo immaginare di disarmare il rapinatore ma la decisione di provarci potrebbe essere l’ultima decisione della vostra vita, la reazione deve essere l’ultima opzione da usare e ancora dopo cercare il disarmo.
Il test del pennarello ti dimostrerà il perché compra un pennarello rosso, sistemati con dei compagni di allenamento in un area delimitata, protezioni complete anche caschetti occhiali protettivi e chiedi ad un tuo partner di allenamento di simulare una rapina e se reagisci di colpirvi come vuole, poi di assalirvi con il pennarello come se fosse una vera lama, libero come vuole.
Non importa quanti bloccaggi o tecniche di disarmo proverai, presto sarai pieno di linee rosse in tutto il corpo.
Non preoccuparti continua ad allenarti!
La miglior opzione quando si affronta un coltello è fuggire.
Se non puoi fuggire, la prima cosa che devi fare è trovare immediatamente un equalizzatore.
Se hai con te un coltello, tiralo subito fuori, o prendi un oggetto, rompi una bottiglia o getta un qualunque oggetto che trovi sul momento, pietre, bicchieri, sedie, tavoli, piatti, ecc..
Usa qualunque cosa per distrarre l’aggressore e crearti lo spazio per fuggire.
Se non hai vie di fuga ne oggetti “equalizzatori”, e devi fare affidamento sulle tue sole capacità a mano nuda, diventa molto complicato, ma devi usare le tue mani come se avessi un coltello e se puoi usa una maglia o la giacca per proteggerti.
In ogni caso, potresti comunque essere tagliato, forse anche fatalmente, ecco perchè la migliore opzione è usare sempre la strategia numero °1 che è correre via.
Conclusioni
Sono necessarie molte ore di allenamento e di condizioni diverse, stiamo parlando di una delle cosa più complicata nelle arti marziali e della difesa personale quindi non ci sono garanzie ma come dice Bob Breen:
“per sopravvivere a attacco di coltello serve molta fortuna ma più ti alleni e più diventi fortunato”.
Con il coltello serve rispetto e ossessione, non lasciare le cose al caso, è una lama.
Allenanti, allenati, allenanti, sbagli in allenamento, continua, insisti, prova ancora, dimentica il tuo orgoglio e il tuo ego, mano nuda contro coltello è il lavoro più complesso che farai ma questo lavoro sarà oro per le tue arti marziali.
Non importa quale arte marziale tu studi, non mi interessa cosa sia, Ninjutsu, Karate, Judo, Jujitsu, M.M.A. (arti marziali miste), Tae Kwon Do, ecc.
Se non impari come gestire o difenditi dagli attacchi con bastoni e coltelli, il tuo allenamento ha dei limiti profondi.
Coltelli e bastoni sono ovunque.
Knife is not a game!
Street Fight Mentality
Andrea