Filipino Self Defence , the Ancient Martial Arts.
Combattere in strada con il kali nel 2023 può deriva solo dall’abitudine costante nello sparring di bastone e a mano nuda con le dovute implicazioni e aggiustamenti di approccio che derivano da un combattimento senza regole come lo street fighting.
Il Kali e Filipino Martial Arts Self Defence nel 2023 è una delle scoperte che ogni fighter dovrebbe provare.
Il Kali è una delle arti marziali più moderne oggi in circolazione eppure molti la considerano di secondo piano ma quando vai a vedere classi di corsi di difesa personale prendono il 90% delle tecniche dal patrimonio delle arti marziali filippine e del sud est asiatico.
E allora come mai questo pregiudizio?.
Da un lato c’è il marketing delle scuole che vogliono rimanere predominanti e dall’altra la scarsa qualità degli istruttori in questa arte filippina che fanno pensare al kali come “ah si il combattimento con il bastone”.
Noooooo!!
Non è solo quello anzi!!
Il
bastone è un settore della 1 area del Kali, ne mancano altri 11 per un totale di
12 aree e le relative specializzazioni.
Lo sparring nel kali nel 2023 Filipino Self Defence, the Ancient Martial Arts
Come ogni arte marziale o sport da combattimento è l’abitudine allo sparring che crea gli skill necessari per rendere efficace e funzionale il bagaglio tecnico che studi e ti rende capace di applicarlo in un contesto non cooperante.
Anche per il Kali filippino vale la stessa regola, se vuoi imparare a usare un bastone devi fare sparring, non c’è altra soluzione, ma se vogliamo portarlo nel contesto della difesa personale?.
Qui trovi tanto materiale da studiare per tanto tanto tanto tempo anzi, non smetterai mai, basta guardare un esempio su tutti,
Dan Inosanto che nonostante in apparenza non abbia nulla da imparare in realtà non ha mai smesso di studiare, andando a esplorare molte arti tra cui il
Brazilian Jiu Jitsu.

Altri esempi come
Erik Paulson, creatore del sistema CSW (Combat Submission Wrestling) un atleta, formatore e trainer di molti campioni dell’
UFC che è anche una black belt di Kali filippino sotto la guida di Dan Inosanto.
Ma ti dico che i più grandi nomi del mondo delle arti marziali e sport da combattimento hanno integrato lo studio del Kali con Dan Inosanto.
Pensi che sia un caso il suo interesse per questa arte?
No, non è un caso!
Il Kali è un acceleratore per le arti marziali, qualunque essa sia.
La velocità con cui si muove
il bastone, l’approccio evasivo con
le armi da taglio, la vastità dei settori, l’uso combinato di armi insieme a volte di lunghezza diverse che comporta un utilizzo particolare della distanza, l’approccio a
mano nuda mischiato al
dumog, ecc. ecc. diventano portate nella tua arte marziale un vero turbo.
Inoltre è un’arte marziale che si può praticare a tutte le età e non è una cosa da poco questa sia per chi pratica già arti marziali che per chi ha intenzione di iniziare a praticarne una.
Ps. Oggi è curioso vedere come qualcuno “inventi” un’arte marziale e gente come Dan Inosanto non lo faccia, chiamare con un nome diverso la stessa arte marziale esistente e metterci una cozzagli di tecniche non è inventare un’arte marziale.
Sono un sostenitore delle specializzazioni!
Uno dei vantaggi del Kali nella difesa personale
è l’abitudine all’utilizzo delle armi e delle armi improvvisate che è importante in un contesto di difesa personale.
Una delle caratteristiche tecniche del kali è usare movimenti “comuni” (con delle varianti legate soprattutto alle lunghezze delle armi e al filo tagliente) che si tratti di bastone,
coltello, un quaderno, una
penna, ecc.
Un altro vantaggio del kali in ambito di difesa personale
è il settore a mano nuda dove il Panantukan e il Sikaran rappresentano il dirty boxing e il Kick fighting del kali.
- Il Panantukan lo puoi vedere come un pugilato occidentale ma con inseriti i dirty boxing come gomitate, testate, colpi a martello, check, dita negli occhi, calci bassi.
- Il Sikaran è un approccio estremamente efficace di calciare e trasportabile facilmente nella difesa personale.
- Il Dumog, l’utilizzo delle leve e sbilanciamenti, una sorta di lotta in piedi e a terra.
- Le armi, sempre presenti e al centro in questa arte
Ma indipendentemente dai nomi, è necessario praticare lo sparring se vuoi tirare fuori la cruda realtà del combattimento.
La difesa personale e il kali nel 2023
L’approccio alla difesa personale non può e non deve essere lo stesso dello sport, ma la differenza per chi studia kali filippino con serietà è che il bagaglio tecnico che offre è così ampio ed ha già intrinsecamente un fondamento orientato alla difesa personale ma con delle limitazioni di tipo psicologico perché difficilmente ti viene spiegato come evitare uno scontro, o come approcciarti a una situazione a rischio, ad analizzare il contesto, ecc.
Ma se vuoi usare il kali per difenderti hai a disposizione uno dei sistemi più versatili che l’uomo abbia mai creato perché ha una apertura mentale al combattimento antica dove non esclude l’uso delle armi da percussione e da taglio, le mani nude in piedi e a terra, il dumog (lotta), per non andare ancora oltre.
Attenzione!
Sono pochissime le scuole che insegnano il kali con un approccio corretto a questa arte, la maggior parte lo snaturano rendendolo agli occhi di un profano un’arte marziale poco funzionale in un contesto reale invece non è così, semplicemente non stai vedendo il kali ma una interpretazione sbagliata di questa arte.
Il mio invito è quello di approfondire e comprendere che cosa è realmente il Kali filippino perchè è qualcosa a cui devo molto nel mio percorso marziale e voglio che sia conosciuta questa arte per quella che è e non per il sentito dire di pseudo esperti del nulla.
Il kali nel 2020 vi aspetta e non serve che vi portate il bastone, non c’è solo quello da imparare!
Stay Tuned!
Filipino Martial Arts Self Defence!
Street Fight Mentality & Fight Sport
Andrea