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Glossario del Silat Indonesiano
l Silat Indonesiano è un’affascinante e complesso sistema di arti marziali originario dell’Indonesia.
Questa disciplina combina elementi di combattimento a mani nude, tecniche di armi, e una profonda filosofia spirituale, riflettendo la ricca cultura e storia dell’arcipelago indonesiano.
La pratica del Silat è più di una semplice tecnica di autodifesa; essa integra un approccio olistico alla vita, enfatizzando lo sviluppo fisico, mentale e spirituale.
Gli studenti imparano non solo le tecniche di combattimento, ma anche valori come il rispetto, l’umiltà e la disciplina.
Il Silat si distingue per la sua fluidità, eleganza e potenza.
Le tecniche includono colpi, prese, parate, e movimenti evasivi che spesso imitano i movimenti degli animali.
La pratica del Silat può includere aspetti di meditazione e respirazione che contribuiscono a migliorare la concentrazione e la consapevolezza.
Questo glossario è pensato come un’introduzione ai termini fondamentali del Silat Indonesiano, offrendo una panoramica delle sue tecniche, concetti filosofici e aspetti culturali.
Attraverso questo glossario, gli appassionati e gli studenti di arti marziali possono approfondire la loro comprensione di questa affascinante arte e della cultura da cui essa nasce.
Glossario del Silat Indonesiano
Bahasa-Indonesia – Indonesiano, la lingua indonesiana
Hormat – Rispetto, lealtà. Durante l’allenamento quando il maestro richiama l’hormat, equivale al ripristino dell’attenzione e del rispetto.
Guru – Maestro.
Maha Guru – Maestro anziano, esperto.
Guru Muda – Maestro novizio.
Guru Besar – Gran maestro.
Guru Besar Muda – Gran maestro novizio.
Pelatih – Istruttore.
Pelatih Muda – Istruttore novizio.
Bapak/Pak – Letteralmente padre. Termine di rispetto usato per uomini più anziani. Il primo termini è formale, il secondo è più colloquiale. (La ‘k’ non è pronunciata con durezza come negli idiomi occidentali, ma va aspirata come se la si stesse inghiottendo).
Ibu/Bu – Letteralmente madre. L’utilizzo dei due termini è parallelo a Bapak/Pak.
Mas – (Proprio dell’isola di Java) – Letteralmente fratello. Usato fra uomini indicativamente della stessa età o dello stesso grado sociale.
Mbak – (Proprio dell’isola di Java) – Letteralmente sorella.
Mbah – Titolo di rispetto usato nei confronti di un leader.
Tante – Deriva dal termine olandese che significa zia. È un termine rispettoso usato nei riguardi di una donna più anziana vicina alla famiglia.
Om – Deriva dal termine olandese che significa zio. È l’equivalente maschile di Tante.
Romo – Termine utilizzato per identificare sacerdoti cattolici o altri leader spirituali.
Agung – Grande. Accompagna i titoli per conferire loro maggiore importanza gerarchica, per esempio: Romo Agung o Pendekar Agung.
Pendekar – Massimo grado di maestro di arti marziali.
In materia di organizzazione
Aliran – Stile, letteralmente flusso.
Persatuan, Perguruan – Organizzazione, Unione, Associazione.
Persaudaaran – Fratellanza.
Cabang – Branca, di una scuola o di uno stile.
Calon – Recluta o candidato.
Tata – Ordine o disposizione.
In ambiente scolastico
Latihan – Pratica, allenamento.
Siap – Pronto.
Balik hadap – Girarsi.
Maju – Avanzare, muoversi in avanti.
Mundur – Retrocedere, muoversi indietro.
Numeri
Satu – Uno.
Dua – Due.
Tiga – Tre.
Empat – Quattro.
Lima – Cinque.
Enam – Sei.
Tujuh – Sette.
Delapan – Otto.
Sembilan – Nove.
Sepuluh – Dieci.
Posizione e Passi
Kuda-kuda – Posizione (letteralmente: cavallo-cavallo).
Kuda-kuda depan – Posizione frontale.
Kuda-kuda belakang – Posizione sul lato posteriore.
Kuda-kuda tengah – Posizione centrale (chiamata posizione del cavaliere nella maggior parte delle arti marziali).
Kuda-kuda samping – Posizione laterale (simile alla posizione frontale ma rivolti sul lato).
Kuda-kuda rendah – Posizione bassa.
Langkah – Passo.
Langkah garis – Passo lineare.
Langkah tiga – Passo a triangolo.
Langkah empat – Passo a quadrato.
Ales – Spesso significa evasione, ma il significato varia a seconda del contesto.
Sempok – Seduta frontale a gambe incrociate.
Depok – Seduta sul lato posteriore a gambe incrociate.
Payung – Ombrello.
Movimenti
Gerakan – Movimento.
Goyong – Scossa, scuotimento.
Jurus/Jurusan – Letteralmente direzione dei passi. Si riferisce a una sequenza di movimenti, il termine può essere paragonato con la parola kata nelle arti marziali giapponesi.
Pukul/Pukulan – Pugno/Colpire.
Tendang/Tendangan – Calcio/Calciare.
Tangkis/Tangkisan – Blocco/Bloccare.
Sapu – Spazzata con l’anca, torsione. Verso l’interno: sapu dalem, verso l’esterno: sapu luar.
Beset – Spazzata pestando (il piede) o destabilizzazione dell’ostacolo. Verso l’interno: beset dalem, verso l’esterno: beset luar.
Dekok – Letteralmente fosso. Descrive il movimento del corpo che si flette per creare una depressione ed evitare un colpo.
Puter kepala – Letteralmente ruotare la testa.
Kunci/Kuncian – Chiusura/Chiudere.
Bunga/Kembang/Kembangan – Letteralmente fiore. Si riferisce alla parte danzata dell’arte marziale.
Buah – Letteralmente frutto. Si riferisce alla parte applicata dell’arte marziale.
Armi
Tongkat – Bastone corto.
Toya – Bastone.
Pisau/Belati– Coltello.
Golok/Parang – Machete.
Klewang – Sciabola ricurva.
Pedang – Spada.
Pedang mata dua/Anggar (giavanese) – Spada a doppio taglio.
Pedang mata satu/Candrasa (giavanese) – Spada a una lama.
Clurit/Curing (giavanese) – Falcetto ricurvo usato come arma integrativa, tipico dell’isola di Madura.
Cambuk/Pecut – Frusta.
Kerambit – Piccolo coltello ad artiglio di tigre, popolare sull’isola di Sumatra.
Keris/Kris/Dhuwung (giavanese) – Coltello a ‘s’, quasi sacro presso molte culture malesi e indonesiani, ritenuto portatore di poteri soprannaturali.
Pusaka – Cimelio di famiglia, tesoro. Si veda la lista alla voce “Esoterismo”.
Senjata – Arma.
Animali
Binatang – Animale.
Belalang Sembah/Walang Sembah (giavanese) – Mantide religiosa.
Blekok – Gru.
Macan/Harimau/Sardula (giavanese) – Tigre.
Monyet/Kera/Senggono (giavanese) – Scimmia.
Naga Hijau/Naga Raja – Drago Verde/Re Dragone.
Ular/Taksaka (giavanese) – Serpente.
Ayamjago – Gallo.
Buaya – Coccodrillo.
Kucing – Gatto.
Harimau Kumbag – Pantera.
Kalong – Pippistrello.
Karbau – Bufalo.
Gajah – Elefante.
Elang – Aquila.
Garuda – Uccello mitologico.

Elementi
Anasir – Elemento.
Angin/Bayu (giavanese) – Aria.
Api/Agni (giavanese) – Fuoco.
Bumi/Buwana (giavanese) – Terra.
Air/Samundra – Acqua.
Essere Umano
Orang – Persona.
Manusia – Essere umano.
Ksatria – Cavaliere, guerriero.
Pendeta/Pandhita Tapa (giavanese) – Monaco, sacerdote.
Esoterismo
Daya Batin – Daya significa interiore, Batin significa potere.
Meditasi – Meditazione.
Ilmu – Conoscenza, Magia.
Ilmu Hitam – Magia nera.
Jiwa – Anima.
Pusaka/Pustaka – Deriva dalla parola sanscrita che significava cimelio di famiglia. Nella cultura della religione giavanese di Kejawen questi cimeli sono tesori che devono essere gelosamente conservati e protetti, poiché sono creduti intrisi di poteri soprannaturali. Nella pratica spesso si tratta di armi come spade o coltelli.
Kebatinan – Studio spirituale che spesso prevede la meditazione per lo sviluppo della sopportazione del dolore e delle altre difficoltà.
Conclusioni
Il Silat Indonesiano è molto più di un semplice insieme di tecniche di combattimento; è un’espressione profonda della cultura e della storia indonesiana.
Questa arte marziale non solo insegna l’autodifesa, ma promuove anche lo sviluppo di valori come il rispetto, la pazienza e la forza interiore.
Attraverso la pratica del Silat, gli studenti non solo migliorano la loro condizione fisica e la loro abilità nel combattimento, ma anche la loro consapevolezza spirituale e la loro connessione con la tradizione indonesiana.
La diversità delle tecniche, l’importanza della filosofia e la profondità culturale che il Silat incorpora lo rendono unico nel panorama delle arti marziali mondiali.
Questo glossario serve come un punto di partenza per coloro che desiderano esplorare questa affascinante arte e immergersi nelle sue ricche tradizioni.
Con l’allenamento e la dedizione, il Silat offre una strada verso il miglioramento personale che va ben oltre la palestra, toccando tutti gli aspetti della vita di chi lo pratica.
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