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Impara a guardare oltre la tecnica

Impara a guardare oltre la tecnica Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

Impara a guardare oltre la tecnica!

Dan Inosanto una volta ha detto che uno dei vantaggi di essersi allenato con Bruce Lee è stato quello di ottenere un “occhio istruito” e si riferisce alla natura altamente concettuale del Jeet Kune Do di Lee e che è simile all’approccio delle arti marziali filippine.

Anche un impiegato, un cameriere che ha raggiunto una profonda comprensione dei concetti e dei principi fondamentali della F.M.A. può avere un occhio educato a “leggere correttamente il messaggio”.

Una delle cose più importanti lasciata in eredità ai fighter da Lee è stato proprio l’approccio, la visione innovativa che va al di là della tecnica e che ti porta a osservare le arti marziali da una nuova prospettiva.

Lo stesso Lee periodicamente cambiava i suoi programmi marziali andando a evolvere in continuazione il concetto ma questo se agli occhi di qualcuno può sembrare insicurezza sulla strada da percorre in realtà denota invece che l’arte marziale è viva e soprattutto in evoluzione tranne che in una cosa nella visione e nei concetti fondamentali.

Come più volte ti ho parlato sul blog la vera ricerca era legata agli attributi e non è questione di tecniche ma di inserire la tecnica all’interno dei tuoi attributi per renderla efficace al tuo gioco e alla tua strategia.

Un pò come nella musica le note e le regole musicali sono uguali per tutti ma la musica cambia e la stessa cosa avviene nel combattimento e immaginare che la musica resti sempre uguale nel tempo credo che sia un modo ottuso di guardare all’arte e alla vita, c’è una evoluzione che devi saper cogliere pur rispettando la tradizione (arti marziali tradizionali) ma che devi per forza studiare come passione per evolvere nella arti più moderne per ritrovare comunque dentro la tradizione ma con tutta l’evoluzione che c’è stata nel frattempo e l’aumento delle conoscenze e degli strumenti che ne hanno permesso l’evoluzione.

Ma tornando al concetto di “educazione” quello che è importante è riuscire al leggere il contenuto dando un significato utile al tuo contesto.

Saper leggere un movimento di qualunque arte sia ti permette di comprendere come viene generato, i tempi, il richiamo dei gruppi muscolari, cosa fa per renderla efficace e funzionante, ecc., in pratica gli attributi.

Questo occhio educato è il vantaggio che si vede spesso in un praticante di Kali/Eskrima rispetto ad altri artisti marziali che considerano le arti marziali solo in termini di tecniche.

La boxe e il pugilato

Prendiamo ad esempio la boxe come esempio perchè è un aspetto essenziale in ogni arte marziale.

È incredibile come molti escrimatori della vecchia scuola imparavano in maniera quasi naturale il pugilato come se lo sapessero già.

Ad esempio il leggendario Johnny La Coste e i maestri padre e figlio Lucky e Ted Lucaylucay, erano tutti dei pugili esperti durante il loro tempo.

La ragione forse era che la natura concettuale (concept) dell’Escrima gli permetteva di allenarsi nel pugilato con facilità.

Non osservavano le tecniche in sè ma tutto quello che ne ruotava intorno.

Quando un escrimatore esamina le dinamiche del movimento del pugilato, la sua prima preoccupazione non sono le tecniche o le armi coinvolte, ma gli angoli di attacco.

Gli angoli di attacco sono costanti e se capisci questo la comprensione delle tecniche è più facile usare le tecniche che attraverso quegli angoli arrivano a bersaglio.

Tornando alla boxe, il jab il cross sono semplicemente dei moti spinti dal punto di vista di un escrimatore.

Il gancio, l’uppercut e il overhand sono solo pugni diretti verso un bersaglio attraverso angoli orizzontali, diagonali e verticali in vari gradi.

Ora, “questo colpo o quello” è solo un’attacco che passa attraverso un angolo, una traiettoria.

In fase difensiva invece la comprensione degli angoli di attacco consente all’escrimadores di monitorare i movimenti del suo avversario in modo efficiente dato che gli angoli di attacco sono costanti, allora puoi più o meno prevedere da dove verranno i colpi del tuo avversario.

 

Lee più volte ha ribadito un concetto che racchiude una grande verità:

“Non credo in diversi modi di combattere ora.

Voglio dire, a meno che gli esseri umani non abbiano tre braccia e tre gambe, allora avremo un modo diverso di combattere.

Ma fondamentalmente abbiamo tutti due braccia e due gambe, ecco perché credo che ci dovrebbe essere solo un modo di combattere e non è affatto scontato”.

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Lee voleva arrivare a una unificazione delle arti marziali dove la diversità era legata agli attributi, un pò come nella musica.

Ora se inizi a pensare non ai colpi ma a basarti sul concetto di angoli, puoi fare solo alcune cose mentre attacchi e contro un attacco in arrivo.

In difesa le opzioni disponibili si trovano sotto il piano di attacco, eludendo la portata dell’arma in arrivo o soffocando l’attacco prima che acquisisce slancio.

Quest’ultimo può essere un movimento di blocco o un colpo di arresto.

L’escrimador sa anche che i concetti sottostanti di colpire con un’arma come un bastone sono gli stessi di colpire con le mani vuote.

Contrazione muscolare e rilassamento sono due elementi costanti nel colpire con un’arma o a mani nude.

Nel combattimento con i bastoni, l’escrimador comprende che la massima contrazione muscolare all’impatto è necessaria per provocare un colpo potente e per prevenire lesioni su se stesso ma sa anche che non può essere in uno stato costante di tensione muscolare perché lo lo rallenta.

Durante uno scontro, sa che deve essere relativamente rilassato quando non attacca e contrarre al massimo i muscoli necessari al momento dell’impatto quando tira un colpo e subito portare via i bastoni per proteggersi e uscire dalla portata dell’altro escrimador.

C’è qualcosa di diverso nel pugilato?

No, come in nessuna arte se la sai leggere!

Impara a guardare oltre la tecnica Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight SportLa tecnica eseguita correttamente

Un’altra cosa che è un requisito costante per l’efficienza è la forma corretta. Inutile dire che l’individuo deve conoscere la forma corretta di una tecnica, sia che si tratti di una tecnica d’arma che di una tecnica a mani nude.

Ma il più grande vantaggio di ottenere un occhio educato è che ti permetterà di scegliere in modo intelligente le cose che si adattano alle tue capacità naturali di artista marziale.

Attenzione non si tratta di fare un collage di tecniche ma tutto questo ragionamento è legata alla ossessione per gli attributi di Bruce Lee.

Chi pensa e dice che il JKD è un collage di tecniche prese qua e là non ha capito niente di cosa è il Jeet Kune Do, e probabilmente non lo ha mai praticato per fare una affermazione così distante.

Già nel 1990 sulla rivista Black Belt di Dicembre che ho trovato in sharing per fortuna durante le mie ricerche dove già 30 anni fa Inosanto ha brillantemente esposto questo concetto dicendo (e attenzione a quello che dice riguardo la tecnica e gli attributi):

“Bene, unisciti a me in alcune ricerche verbali.

Considera un calcio laterale:

  • come fa uno stilista giapponese a contrattaccare un calcio laterale?
  • e come lo fa uno stilista cinese?
  • oppure come lo gestisce uno street fighter?
  • che ne dici di un wrestler?
  • ecc.

In primo luogo, guardi a tutti questi diversi modi.

Poi devi sceglierne uno per te, e gli ingredienti chiave, come ha detto Bruce Lee, sono il tempismo e il ritmo, e non tanto la tecnica stessa.

Ecco perché una persona può usare una tecnica che non è ottimamente efficiente, ma se ha i tempi e una comprensione della struttura, può farlo funzionare.

Per esempio: nella pallacanestro, se fai il 30 percento dei tuoi colpi da una parte del campo e fai il 90 percento dei tuoi colpi da un’altra parte, prenderesti la maggior parte dei colpi da quest’ultima.

Quello che Bruce Lee stava cercando di dire è questo:

trova i movimenti che funzioneranno per te in combattimento dal 90 al 100% delle volte, ma rimani aperto ad altre arti per vedere cosa fanno, perché a meno che non capisci cosa fanno, non puoi capisci davvero il combattimento totale.

Quando gli stilisti silat scendono a terra in una posizione seduta a gambe incrociate, questo è estraneo al pugile, perché come sta andando a colpire o attraversare un ragazzo che è a terra?

Ed è anche estraneo al Wing Chun, perché come hai intenzione di consegnare una tecnica pak sao, lop sao (schiaffo mano / presa mano) all’avversario quando è a terra?

Ora un grappler si occuperà di quella posizione perché è abituato al tappeto, ma per le persone che non lo sono, sarebbe difficile da gestire.

Ma oggi, molti artisti marziali diranno: “Il mio stile è A, e non prenderò nemmeno in considerazione B perché A è migliore.”

Le loro menti sono già chiuse. “

 

Sono passati 40 anni e più da queste frasi e ancora oggi si sente parlare di arti migliori e peggiori, l’uomo non è evoluto, continua a porre la questione sempre nel modo sbagliato.

Conclusioni

Se tu classifichi le arti marziali in base alle tecniche rischi di limitare la tua capacità di guardare e quindi di comprendere i meccanismi che ti permettono di fare evolvere la tua arte marziale.

Se non riesci a uscire dai soliti schemi rischi di rimanerci intrappolato per troppo.

Liberati dagli schemi e dai preconcetti.

Stay Tuned!

Street Fight Mentality & Fight Sport

Andrea

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Written by Andrea

Con una passione per la difesa personale e gli sport da combattimento, mi distinguo come praticante e fervente cultore e ricercatore sulle metodologie di allenamento e strategie di combattimento.

La mia esperienza abbraccia un vasto panorama di discipline: dal dinamismo del Boxing alla precisione del Muay Thai, dalla tecnica del Brazilian Jiu-Jitsu all'energia del Grappling, dal Combat Submission Wrestling (CSW) all'intensità del Mixed Martial Arts (MMA).

Non solo insegno, ma vivo la filosofia di queste arti, affinando costantemente metodi e programmi di allenamento che trascendono il convenzionale.

La mia essenza si riflette nell'autodifesa: Filipino Martial Arts (FMA), Dirty Boxing, Silat, l'efficacia del Jeet Kune Do & Kali, l'arte della scherma con coltelli e bastoni, e la tattica delle armi da fuoco.

Incarno la filosofia "Street Fight Mentality", un approccio senza fronzoli, diretto e strategico, unito a un "State Of Love And Trust" che bilancia l'intensità con la serenità.

Oltre al tatami, la mia curiosità e competenza si spingono verso orizzonti diversi: un blogger professionista con la penna sempre pronta, un bassista dal groove inconfondibile e un artigiano del coltello, dove ogni lama è un racconto di tradizione e innovazione. Questa sinfonia di abilità non solo definisce la mia identità professionale, ma dipinge il ritratto di un individuo che nella diversità trova la sua unica e inconfondibile voce e visione.

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Andrea

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