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I 20 precetti del Karate

I 20 precetti del karate

I 20 precetti del Karate di Gichin Funakoshi sono un lascito molto importante applicabile a moltissime arti.

Chi mi conosce personalmente sa che la mia prima esperienza nelle arti marziali da ragazzino è stata nel karate Shotokan e che dopo poco tempo (la cosa mi fa ridere vista la giovane età che avevo parlare di tempo) ho abbandonato questa strada per la mia curiosità verso le arti marziali del sud est asiatico (Filippine, Thailandia, Indonesia) e per i sistemi di lotta (Submission Grappling, Brazilian Jiu Jitsu), ma ci sono degli aspetti del karate che comunque apprezzo a prescindere dalle mie scelte personali.

L’insegnamento spirituale, morale, etico di questa arte marziale ha la corretta visione dello spirito marziale che va oltre le ore passate in “palestra”, ma è una cultura di vita, una filosofia basata su principi fondamentali per essere un grande essere umano e andare ancora oltre.

Questo approccio è presente anche nelle arti marziali filippine (il 12th settore), nel Jiu Jitsu e in molte altre arti marziali dove la ricerca personale va oltre l’arte marziale stessa ma è qualcosa di più ampio, uno stile di vita.

Ora il Karatè lo vedremo anche alle Olimpiadi di Tokio del 2020, peccato che non c’è ancora il Brazilian Ju Jitsu.

Il mio approccio e il blog rispetto alle arti marziali tradizionali

Chi segue il blog sa che il mio approccio alle arti marziali è senza presunzione e pregiudizio anche se chiaramente ho scelto il mio percorso didattico e formativo personale che non è nelle arti marziali tradizionali.

Allo stesso tempo però, pur essendo non direttamente interessato non sopporto chi strumentalizza altre arti marziali per dire che solo la sua è bella e funziona o chi mette troppo marketing dentro le arti marziali facendo leva sulle debolezze e le insicurezze della gente.

Questo gioco che sicuramente porta clienti, è pericoloso e poco vicino alla spiritualità marziale.

Ps. “Pericoloso” lo dico anche perchè l’arte marziale è pratica, di conseguenza se devi dimostrare che il tuo sistema è quello che dice servirebbero delle vere e proprie sfide di combattimento, ma la verità è che non esiste nessun sistema, ma un metodo didattico che sviluppa degli attributi con un focus rivolto in base all’arte marziale praticata a sviluppare degli approcci e delle caratteristiche specifiche dando enfasi su determinati colpi e strategie di combattimento.

Gli attributi e le abilità

Gli attributi e le abilità, che per alcuni le costruisci apprendendo e studiando l’arte e per altri le tira fuori “affilandole” perchè nascoste già dentro di te (talento) ma indipendentemente dal tuo caso questo voglio dirti, spesso per non dire sempre è la persona a fare la differenza non l’arte praticata, e chi è esperto e combatte spesso sul ring o in  sparring sa quanto è vera questa affermazione.

Un buon metodo di allenamento, un programma didattico che tiene conto delle tue caratteristiche fisiche e mentali porta a fare la differenza ma rido quando sento i nomi delle “nuove” arti marziali con i nomi e loghi da film cinematografico.

Purtroppo non esistono nuove arti marziali “illuminanti” come può essere stato il Jeet Kune Do che era un vero e proprio studio del combattimento, qualcosa di scientifico come approccio e innovativo in quel periodo al punto da anticipare i tempi.

Non credete mai a chi dice che solo lui ha la soluzione e il metodo corretto e che gli altri sono dei truffatori, che non sanno, che lui ha il metodo definitivo, ecc., è solo marketing, auto-pubblicità.

HAI MAI SENTITO grandi maestri fare questo?.

Le persone che sanno fanno senza bisogno di auto celebrarsi.

Ti parlo nel mio campo di interesse di persone del calibro di Dan Inosanto, Erik Paulson, i Gracie, ecc. , non hanno mai giocato a denigrare gli altri ma dimostrando e quando hanno denigrato qualcuno lo hanno fatto sempre apertamente, sempre mettendosi in prima persona dentro un ring e una gabbia, quindi nuovamente ZERO parole ma solo fatti.

Per accettare questo devi sapere il fatto tuo, ma la certezza che tu devi avere è che le arti marziali, sia che convergano in sport o in difesa personale sono qualcosa di così meravigliosamente semplici e complesso allo stesso tempo che una delle basi è sempre stata l’umiltà, perchè sia chi parla che chi non parla verrà sconfitto.

Chi pratica realmente lo sa bene questo, anche il super campione ha conosciuto la sconfitta, quindi parlare serve solo per fare avvicinare a se gli insicuri o i ricercatori di bacchette magiche ed è per questo che il Karatè e i 20 precetti del karate durano ancora dopo centinaia di anni, perchè è basato su valori e non fa leva sulle speranze o le finte certezze che troverai nell’ ultimo metodo o sistema con l’ultimo nome altisonante per farti emozionare, ma ti offre un percorso, TI DA UNA NUOVA DIREZIONE DI VITA.

Ora qualunque arti marziali tu pratichi ci sono dei pensieri e indicazioni presenti in altre arti marziali che sono importanti come valori, come approccio e come spirito anche se non appartengono alla TUA arte marziali.

Una di queste sono i 20 precetti del Karate che voglio che tu conosca.

Non serve inventare nuove arti marziali che spiegano cose già presenti nelle altri arti marziali, ci vuole profondo rispetto e umiltà in questo mondo.

I 20 precetti del Karate di Gichin Funakoshi:

1 – Rei de ajimari no oaru. Il karate comincia e finisce col saluto. Non bisogna dimenticare che il Karate comincia con il saluto, e termina con il saluto.

I 20 precetti del Karate Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

2 – Karate Do ni-sente nashi : Il karate non è mezzo di offesa o di danno. Chi veramente capisce il karate, non si lascia mai trascinare facilmente in un combattimento, perché un solo colpo può essere una questione di vita o di morte. Nel Karate non si prende l’iniziativa dell’attacco.

3 – Il karate è rettitudine e riconoscenza. Chi studia karate non deve solo cercare la perfezione della tecnica.Il Karate è un complemento della giustizia.

4 – Il karate è capire se stessi e gli altri. Conosci il nemico e conosci te stesso : in cento battaglie non sarai mai in pericolo. Se conosci te stesso, ma non il nemico, le tue probabilità di vittoria o sconfitta sono pari. Se non conosci né il nemico, né te stesso, in ogni battaglia sarai in pericolo. Conosci dapprima te stesso, poi conosci gli altri.

I 20 precetti del Karate Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

5 – Nel karate lo spirito viene prima dell’azione. Una volta che abbiate deciso di battervi per difendere la causa della giustizia, buttatevi con coraggio espresso nel detto: ” Anche cento milioni di nemici, avanti “. Nell’arte, lo spirito importa più della tecnica.

6 – Il karate è via di sincerità, è lealtà e spontaneità. L’importante è mantenere il proprio spirito aperto verso l’esterno.

7 – Il karate insegna che le avversità ci colpiscono quando si rinuncia. La disgrazia proviene dalla pigrizia.

8 – Il karate non si vive solo nel Dojo. Non pensare che si pratichi Karate solamente nel Dojo

I 20 precetti del Karate Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

9 – Il karate è una regola per tutta la vita. L’allenamento nel Karate si prosegue lungo tutta la vita.

10 – Lo spirito del karate deve ispirare tutte le azioni. Vedi tutti i fenomeni attraverso il Karate e troverai la sottigliezza.

11 – Il karate viene tenuto vivo col fuoco dell’anima. Il Karate è come l’acqua calda, si raffredda quando smetti di scaldarla.

12 – Il karate non è vincere, ma l’idea di non perdere. Non pensare a vincere, ma pensa a non perdere.

13 – Modificare l’attitudine in funzione del proprio avversario. Cambia secondo il tuo avversario.

14 – Concentrazione e rilassamento devono trovare posto al momento giusto. L’essenziale in combattimento è giocare sul falso e sul vero.

15 – Mani e piedi sono come spade. Considera gli arti dell’avversario come delle spade.

16 – Pensare che tutto il mondo può essere l’avversario, e che fuori dalla vostra porta, cento nemici vi attendono. Quando un uomo varca la porta di casa, si può trovare di fronte a un milione di nemici.

17 – Il praticante si mantiene sempre in kamae cioè nella posizione di guardia, mentre la posizione shizen tai in piedi spetta solo ai gradi più alti. Mettiti in guardia come un principiante, in seguito potrai stare in modo naturale.

18 – Il kata è perfezione dello stile, la sua applicazione in combattimento reale è un’altra cosa, i suoi movimenti si adatteranno alla necessità. Bisogna eseguire correttamente i Kata, essi sono differenti dal combattimento.

19 – Come l’arco il praticante deve avere contrazione, espansione e velocità; analogamente rilassamento, concentrazione, dolcezza. Non dimenticare la variazione della forza, la scioltezza del corpo e il ritmo nelle tecniche.

20 – Lo spirito deve tendere sempre al livello più alto. Pensa ed elabora sempre.

I 20 precetti del karate

Conclusioni

Ora se molti praticanti di Karatè leggessero veramente i 20 precetti del karate scoprirebbero che il punto 18 le dice qualcosa di molto importante.

Chi legge il blog sa di come il mio approccio alle arti marziali sia rivolto a qualcosa di pratico e questo punto è una direzione importante dove un praticante di qualunque arte marziale deve rivolgersi, se dare enfasi allo stile o alla sua efficacia, entrambi è riservato a pochi, da qui la scelta di come dedicare le ore del tuo allenamento.

Stay Tuned!

Andrea

6 Comments

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  1. Grazie per avermi ricordato i 20 precetti del Karate, anche se ora non pratico più il Karatè è stata per me una arte marziale importante.

    • Winston, in questo blog non ci sono pregiudizi e quando vedo spunti interessanti ritengo che sia utile, indipendentemente dalle arti marziali che pratico riconoscere le qualità di qualunque arte marziale.

  2. Una eccellente descrizione, ho intenzione di portare nella mia palestra i 20 precetti per farli conoscere e capire chi li applica.

    • Ciao Luigi, grazie. Sicuramente è una azione utile e credo che molti saranno felici di riscoprirli e qualcuno anche di conoscerli.
      Anche se la mia formazione non è nelle arti marziali tradizionali come il karatè ritengo che si tratti di qualosa di molto utile e formativo per la persona.

  3. Hai fatto articoli molto interessanti tra cui questo sui precetti del karatè a cui tengo molto. Ho visto altri articoli in rete ma nessuno con questa ottima attenzione per le arti marziali e sui problemi che devono affrontare i marzialisti. Continua cosi.

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Written by Andrea

Con una passione per la difesa personale e gli sport da combattimento, mi distinguo come praticante e fervente cultore e ricercatore sulle metodologie di allenamento e strategie di combattimento.

La mia esperienza abbraccia un vasto panorama di discipline: dal dinamismo del Boxing alla precisione del Muay Thai, dalla tecnica del Brazilian Jiu-Jitsu all'energia del Grappling, dal Combat Submission Wrestling (CSW) all'intensità del Mixed Martial Arts (MMA).

Non solo insegno, ma vivo la filosofia di queste arti, affinando costantemente metodi e programmi di allenamento che trascendono il convenzionale.

La mia essenza si riflette nell'autodifesa: Filipino Martial Arts (FMA), Dirty Boxing, Silat, l'efficacia del Jeet Kune Do & Kali, l'arte della scherma con coltelli e bastoni, e la tattica delle armi da fuoco.

Incarno la filosofia "Street Fight Mentality", un approccio senza fronzoli, diretto e strategico, unito a un "State Of Love And Trust" che bilancia l'intensità con la serenità.

Oltre al tatami, la mia curiosità e competenza si spingono verso orizzonti diversi: un blogger professionista con la penna sempre pronta, un bassista dal groove inconfondibile e un artigiano del coltello, dove ogni lama è un racconto di tradizione e innovazione. Questa sinfonia di abilità non solo definisce la mia identità professionale, ma dipinge il ritratto di un individuo che nella diversità trova la sua unica e inconfondibile voce e visione.

Street Fight Mentality & Fight Sport!

Andrea

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