Contents
- 1
- 1.1 Groin Kick o il Groin Hand
- 1.2 Le soluzioni semplici ed efficaci sono una favola bella da sentire e a cui credere
- 1.3 La verità sui colpi ai bersagli primari?
- 1.4 Le situazioni per colpire con un calcio nelle palle:
- 1.5 Le occasioni per colpire che vengono spiegate come efficaci
- 1.6 Il famoso calcio nelle palle da in piedi
- 1.7 Colpire l’inguine lottando a terra
- 1.8
- 1.9 L’abbigliamento
- 1.10
- 1.11 Conclusioni
Il mito risolutore del calcio nelle palle o Groin Kick, è nell’immaginario di tutti una tecnica risolutrice di molti conflitti.
Anche nel linguaggio comune è utilizzato come modo di dire che indica un modo veloce di risolvere un conflitto o per indicare un qualcosa di pesante ricevuto.
I calci nelle palle sono considerata una tecnica base della difesa personale ma è realmente una tecnica risolutrice come viene raccontato da sempre?.
Groin Kick o il Groin Hand
Il Groin Kick o il Groin Hand è una tecnica di autodifesa molto diffusa anche se la sua applicazione nella malavita è tirata sempre come colpo infame / nascosto spesso anche di mano afferrando e strizzando i genitali.
La maggior parte dei colpi all’inguine di solito è effettuato con un calcio frontale a salire diretta all’inguine o con colpi di mano a salire.
Un calcio o un pugno a salire all’inguine può temporaneamente invalidare molti avversari di sesso maschile ma dato il dolore inflitto da questa tecnica senza precisione non sempre da i risultati tanto dichiarati in molti corsi e molti “maschietti” proteggono istintivamente il loro inguine soprattutto aggressori abituati a colpi infami o nascosti da una finta conversazione.
Un calcio all’inguine può anche utilizzare con un calcio di punta o un calcio di spinta anche se meno efficace e debilitante, ecc. ma li andiamo ad analizzare nel post.
Come sai nello sport e nelle competizioni di arti marziali i calci inguinali sono illegali quindi significa che sono validi per la difesa personale
Sono un istruttore di Difesa Personale e sicuramente una delle cose che si insegna sono i colpi i bersagli del corpo umano primari:
- colpi agli occhi,
- alla gola e
- all’inguine,
Ma non significa che questi colpi all’interno di un contesto di combattimento non cooperante siano garanzia di efficacia e risoluzione.
Diciamo che sono colpi che in mezzo al conflitto possono portare a una risoluzione o a uno spazio temporale per poter attaccare per finalizzare o scappare.
Il concetto che si vede sempre nei video dove un aggressore sta li fermo davanti a te aspettando delle “ditate” negli occhi o con le gambe belle aperte per prendere un calcio nelle palle è una stupidaggine.
- Non sono quelle le dinamiche di una aggressione per diverse ragioni come:
- Un aggressore è abituato a fare quello che fa e ha maturato una certa esperienza
- ci sono cose che l’aggressore fa di proposito o inavvertitamente che possono far sì che abbiano poco o nessun effetto
- poi le posizioni che può avere il tuo aggressore
- la tipologia di abbigliamento
- i fattori ambientali
sono alcuni elementi che possono impedire che i colpi ai bersagli primari come il calcio nelle palle vengano fatti in modo poco efficace e risolutivo.
Per questo sono colpi che vanno usati imparando a portarli in movimento o da posizioni statiche di conflitto quindi inseriti all’interno di una lotta perchè quello che avete sempre visto è cinema, nessuno vi attacca frontali a voi con le mani giù, le gambe aperte, senza mettere pressione legata all’aggressione che limita i tuoi movimenti.
Si lo so vi hanno raccontato per anni un sacco di stupidaggini e ci siete cascati!
Le soluzioni semplici ed efficaci sono una favola bella da sentire e a cui credere
Sono un semplificatore e credo che la ricerca di soluzioni semplici alla violenza e di non rendere troppo sofisticato il modo in cui combatti un aggressore sconosciuto per mantenere una posizione e una struttura difensiva solida è la cosa migliore ma per combattere semplice devi sapere molto.
Ti ho parlato più volte di questo concetto e del principio dell’ 80/20 nel combattimento.
Ma la semplicità spiegata dalla comunità di esperti di autodifesa che dicono che viene basata sulla realtà può spesso diventare semplicistico, per non dire fantasioso.
Oppure credi che ad esempio un colpo di dita a un occhio risolverà il conflitto o che uno schiaffo nella zona dell’inguine lascerà sempre un aggressore piegato, stordito e non abile al combattimento, ecc.
La verità sui colpi ai bersagli primari?
L’uomo per sua natura è fatto per proteggere proprio in maniera istintiva e naturale i bersagli primari sviluppando dei movimenti istintivi che vanno proprio a proteggere questi bersagli così debilitanti.
Forse se sei molto preciso e con la giusta profondità più che la potenza puoi ottenere un effetto stoppante e che debilita il tuo aggressore, ma nessun risultato è mai garantito, e sentir fare affermazioni così fiduciose e conclusive sull’efficacia di tali soluzioni tecniche è pericoloso e lascia agli studenti un falso senso di sicurezza nelle tecniche che vengono loro insegnate.
Anche qui ci sono diversi metodi di allenamento per rendere più efficaci e inseriti in un contesto tridimensionale del combattimento queste tecniche che se non inserite in un contesto rimangono belle da vedere per gli amanti del cinema di azione ma poco adatte alla realtà se vuoi portare a casa la pelle.
Le situazioni per colpire con un calcio nelle palle:
- Colpire dalla posizione da in piedi statica –> situazione rara, di qualcuno che fa il tamarro esponendosi a un attacco improvviso senza proteggersi. Sicuramente non un esperto che è abituato a fare aggressioni a scopo di furto o di violenza fisica o sessuale
- Colpire dalla posizione da in piedi durante il combattimento –> situazione reale dove crei lo spazio nel combattimento per inserire insieme agli altri colpi dei colpi ai bersagli primari per stoppare o debilitare l’aggressore allo scopo di finirlo con altre combinazioni di colpi o creare lo spazio temporale per scappare.
- Colpire dalla posizione di lotta da in piedi –> quando vieni afferrato e hai le mani libere per colpire occhi, gola o genitali o hai la possibilità con le ginocchia o con il piede di colpire. Spesso di tratta di movimenti combinati e non di colpi singoli.
- Colpire dalla posizione di lotta a terra –> quando sei a terra e trovi lo spazio per colpire efficacemente
Si tratta in tutti i casi di quei colpi che nello sport sia di striking che di lotta a terra sono chiaramente illegal e che solitamente stoppano il match per intervento dell’arbitro per permettere all’atleta di recuperare o di stoppare il match per squalifica o impossibilità all’atleta di continuare.
Ricordati! Il modo corretto per colpire l’inguine è sempre dal basso verso l’alto. Quindi una traiettoria a salire!
Le occasioni per colpire che vengono spiegate come efficaci
Come ti dicevo le persone sono istintivamente brave a proteggere l’inguine in modo naturale ma in questo post voglio esaminare alcune delle occasioni in cui colpire l’inguine non producono lo stop dell’aggressore ma che spesso vengono insegnati in modo conclusivo e purtroppo in tutte le lezioni di autodifesa.
La fiducia ai propri allievi non deve mai essere fatto attraverso l’illusione ma attraverso la pratica dello sparring (Andrea)
Il famoso calcio nelle palle da in piedi
Sicuramente hai per gioco fatto finta di tirare un calcio nelle palle a qualcuno e hai visto che qualsiasi grande movimento verso l’inguine provoca una risposta sussultante che vede stringere le gambe, alzare il ginocchio o tirare indietro i fianchi e l’inguine che si è allontanano.
Questo movimento istintivo che con la pratica può portare a una migliore risposta difensiva significa che anche senza una formazione i grandi calci frontali che vengono tirati dal basso verso l’alto verso le palle del tuo aggressore è probabile che non arrivi a bersaglio se non addirittura non entrerà a contatto.
Ancora più complicato è essere precisi se l’aggressore si sta muovendo dove le possibilità che un calcio di questa tipo abbia successo diminuiscono notevolmente.
Se pratichi la formazione di un calcio all’inguine contro un partner che ha un focus pad di fronte a te (staticamente tutti lo fanno così e so che sono anni che te lo fanno vedere in quel modo) e ti convinci facendo questo che sarai in grado di replicare questo movimento in uno scenario real fighting contro un aggressore, ti stai allenando per fallire.
Quello che stai facendo è solo l’allenamento tecnico del calcio non l’abilità di calciare all’inguine in combattimento.
Ora ti dico che è un calcio che a volte può funzionare, ma sono pochi i casi di riuscita senza la corretta formazioni e abitudine a colpire il bersaglio in movimento o a costruire una condizione di apertura durante il combattimento per arrivare a colpire.
Considera che i calci sono relativamente lenti e richiedono grandi movimenti che attraversano la visione periferica di una persona che in automatico stimola un riflesso condizionato se la persona ha una formazione o un sussulto scomposto che vede il bersaglio coperto o una rapida ritirata.
Quindi un modo per rendere tali calci più efficaci è far muovere la persona mentre fai il calcio creando una apertura attraverso una finta o altri colpi.
Questo movimento o colpo apre l’inguine e poiché la persona si sta muovendo, il loro riflesso condizionato (formato con l’allenamento) o istintivo(il “sussulto”) diventa secondario rispetto al bisogno di rimanere in equilibrio e stabile, cioè è effettivamente spento, quindi se la linea dell’inguine è libera in quel momento non ha difesa.
Spesso tra i calci e le mani è più facile usare colpi di mano e schiaffi all’inguine che lavorano all’interno della visione periferica di una persona (quindi che non causa una risposta istintiva) e usare movimenti molto più piccoli e meno identificabili.
Ricordati che il corpo umano si è evoluto mettendo le sue parti più vulnerabili nelle sue aree più protette.
Come ti ho detto prima i colpi all’inguine per essere efficaci devono avere una traiettoria a salire verso l’alto, se sei in piedi colpendo i testicoli dal basso verso l’alto.
Un colpo all’inguine che arriva frontalmente e che quindi li colpisce in avanti, può essere fastidioso e doloroso ma non debilitante, non avrà mai lo stesso effetto di un colpo che ha una traiettoria a salire.
Colpire l’inguine lottando a terra
Questa traiettoria efficace di colpire l’inguine può essere più complicata da applicare quando l’aggressore è a terra.
E’ pieno di video o istruttori che fanno vedere come liberarsi da una posizione di lotta come la mount o la guardia per fare qualche esempio con l’uso di attacchi all’inguine per spiegarti come liberarti da qualcuno che ti ha bloccato in quella posizione.
Intanto se ti trovi in svantaggio in una posizione di mount in cui sei sotto, questa è una posizione molto brutta per te in cui ritrovarti, ma per il tuo bene e per dimostrare l’inefficacia degli attacchi all’inguine in determinate posizioni, ti dico che allungare le tue mani per cercare l’inguine di scopre proprio mentre l’altro è sopra di te e le sue palle sono belle protette dal tuo stesso corpo.
Se qualcuno ti mette in guardia, le gambe sono avvolte attorno a te e anche se l’inguine è accessibile non lo è in un modo che ti permetta di colpire verso l’alto, poiché il tuo corpo ti impedisce di farlo.
Ciò significa che colpire l’inguine da una posizione di lotta non è facile, non è il bersaglio più efficace in questa posizione.
La percussione multipla può aiutare ma considera che dopo il primo colpo si sposterebbe o chiuderebbe il bersaglio quindi è più strategico cambiare bersaglio andando verso una zona aperta e non protetta.
La creazione di soluzioni “semplicistiche” per liberarsi o uscire da posizioni che si basano su colpi all’inguine per sfuggire a posizioni di lotta dove l’inguine può essere accessibile, ma non vulnerabile, ti sta facendo credere a una falso soluzione a un problema reale esponendoti cercando di colpire anche ai colpi del tu aggressore che sicuramente reagisce.
L’abbigliamento
Una delle restrizioni più serie sull’efficacia degli attacchi all’inguine è l’abbigliamento del tuo aggressore.
Se il cavallo dei jeans di qualcuno è basso, allora colpire verso l’alto verso l’inguine significa che l’abbigliamento fungerà da cuscinetto / barriera al tuo colpo, rallentandolo o impedendogli di raggiungere completamente il suo obiettivo (questo vale anche per i colpi fatti con le mani).
Questo condizione è difficile da replicare in palestra se non provi mai e ti alleni sempre in abiti da allenamento larghi, dove l’inguine è facilmente raggiungibile e ben marcata.
Il calcio nelle palle diventa complicato.
Ma sicuramente ti è capitato di vedere abiti a cavallo basso o indossati con il cavallo molto basso usati per moda nella vita reale.
Considera anche i semplici jeans che a seconda della vestibilità e del modo in cui sono indossati dalla persona possono creare una barriere per l’inguine che diventa un bersaglio inaccessibile.
Lo stesso può avvenire a terra dove non avere ben chiara la posizione dell’inguine può portare a un errata valutazione del bersaglio oltre come dicevamo prima a una posizione complicata per colpire in maniera efficace.
Conclusioni
Ora questo post significa che devi smettere di considerare i colpi nelle palle come uno strumento efficace?
Assolutamente no!
I colpi all’inguine hanno il loro ruolo preciso e possono essere estremamente efficaci.
Ciò che devi capire e accettare è che non esistono soluzioni semplicistiche ma ci sono diverse soluzioni per ogni tipologia di condizione e aggressore.
Ad esempio:
- a volte non si è in grado di tirare colpi all’inguine, come nel case se l’aggressore è una ragazza o siete due ragazze che discutete, un abbigliamento particolare, ecc.
- oppure ad esempio se qualcuno ti sta tirando strattonando da dietro e può essere estremamente difficile fare un colpo di tacco alle palle,
- o il bersaglio si sta muovendo,
- l’aggressore è ben protetto e muovono le gambe stando attenti a non lasciare aperture
- gli abiti attorno al cavallo sono allungati;
- o come dicevamo prima anche se la maggior parte dei tuoi sforzi sarà diretta a rimanere in piedi invece finisci a terra e l’inguine diventa un obiettivo difficile da raggiungere.
Allora devi usare altri strumenti, altre finte, inganni, per creare aperture e tirare colpi in altre zone come i colpi agli occhio, alla gola, ecc. o creare attraverso altri colpi di creare il momento opportuno per piazzare un colpo efficace e possibilmente risolutore all’inguine
Questa mentalità deve iniziare a far parte di una mentalità di risoluzione di un problema dove il componente critico deve essere portato nella peggiore condizione perchè devi sempre allenarti per sopravvivere al peggiore avversario sperando di incontrare uno stupido che comunque non devi sottovalutare mai.
Nessuna soluzione alla violenza dovrebbe fare affidamento su una sola soluzione o tecnica e la soluzione tecnica dovrebbe essere sempre integrata ad un adattamento dove se se una cosa fallisce parte in automatico un’altra risposta di attacco.
Non devi mai affidarti a una soluzione tecnica che se non funziona rende inutile tutta la tua strategia.
La soluzione / tecnica deve essere uno dei tanti strumenti da avere nella tua cassetta degli attrezzi e ce devi usare in combinazione con gli altri durante il lavoro.
Se hai solo una soluzione alla violenza che dipende dal successo di un attacco alle palle allora devi assolutamente rivedere il tuo approccio e inserire quella tecnica e rivederla inserita in altri modi di attacco che puoi inserire prima del calcio nelle palle o dopo il calcio nelle palle.
Devi studiare delle combinazioni e dei modi in cui possono essere integrati altri movimenti di finta o di attacco, in modo che se l’abbigliamento come dicevamo poco da ad esempio rende inutile il tuo attacco o la soluzione completa non fallisce hai subito altri strumenti e strategie di attacco.
Il combattimento deve essere semplice ma non semplicistico e ti ricordo che per combattere semplice devi conoscere molto.
Stay Tuned! Self Defence is not a game!
Street Fight Mentality & Fight Sport
Andrea