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Keysi Fighting Method

Batman nel 2016 è diventato più forte perché ha studiato il sistema Keysi

Keysi Fighting Method Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

Il Keysi Fighting Method (KFM) è un sistema di autodifesa che si basa sul naturale istinto di combattimento e su diverse tecniche di combattimento di strada.

Il sistema è stato sviluppato da Justo Dieguez Serrano dalle sue esperienze ricavate da scontri reali per le strade della Spagna.

Il metodo di combattimento Keysi (KFM) è un sistema di autodifesa sviluppato da tre fratelli spagnoli, Justo, Ramón e Fernando Diez.

Si tratta di un metodo di difesa personale estremamente efficace in quanto basato su esperienze dirette oltre che su un lungo lavoro di introspezione.

Diciamo che il Keysi … non è passato inosservato.

Keysi

I praticanti si allenano su tutte le distanze di combattimento e in tutte le situazioni possibili che possono capitare durante uno scontro per strada, quindi in piedi, in ginocchio, seduti e anche da sdraiati.

Ad oggi non è molto diffuso in quanto, oltre ad essere arrivato nel nostro paese solamente da una decina d’anni, non ha mai cercato di acquisire istruttori a scopo commerciale.

Il percorso è abbastanza impegnativo e ha tenuto lontano i “cacciatori di diplomi”.

Questo ne ha rallentato la diffusione a tutto vantaggio della qualità.

Sottolinea il difendersi da più aggressori in situazioni di combattimento ravvicinato, sulla base di movimenti e riflessi naturali del corpo.

Il sistema incorpora tecniche di varie discipline di arti marziali ed è stato utilizzato in vari film, tra cui la serie Batman e Mission Impossible III.

Pone grande enfasi sulla consapevolezza della situazione, sul combattimento ravvicinato e sull’utilizzo dell’ambiente a proprio vantaggio.

Keysi Fighting Method, per strada e solo in strada

Non ha niente di sportivo, non ha finalità agonistiche o competitive, non vi è nulla di coreografico anche se nel film ha dato una visione del combattimento molto intensa ma nasce ed è stato testato per la strada e deve essere utilizzato per difendere la propria incolumità in un contesto di difesa personale.

Keysi Fighting Method

Il sistema è stato fondato con l’aiuto di Andy Norman. Entrambi i fondatori, Justo Dieguez ed Andy Norman, sono certificati istruttori di Jeet Kune Do sotto Dan Inosanto

Il Keysi Fighting Method è diventato famoso dopo che è stato utilizzato nella coreografia di combattimento del film “Batman Begins” e il suo sequel, “Il cavaliere oscuro” ma il KFM è stato creato nel 1950 per le strade della Spagna ed è in un costante stato di evoluzione.

Keysi Fighting Method

Il fulcro del Keysi Fighting Method

Il KFM fa uso di intervalli di attacco multipli, con o senza armi.

Il marchio del KFM è l’uomo pensante (Pensador) e l’attacco dell’uomo pensante (pensataq), che si avvale di una forma di difesa per proteggere la parte più preziosa del corpo, la testa.

Il Keysi Fighting Method mantiene protetta la testa utilizzando le braccia, che vengono anche impiegate per infierire colpi potenti e a corto raggio attraverso mani e gomiti.

Gli allenamenti si svolgono da soli, a coppie ma soprattutto in gruppi di tre o quattro per fare esperienza delle difficoltà quando ci si trova a dover gestire più aggressori.

Con o senza colpitori (focus) utilizzati per poter colpire a piena potenza.

Il Keysi non insegni “tecniche” di difesa ma un metodo che consente di esplorare i propri stati d’animo attraverso l’uso di pugni, calci, gomitate, prese e quant’altro possa servire per sopravvivere in una situazione di difesa personale.

Piuttosto che diretti e montanti, il Keysi Fighting Method impiega principalmente pugni “a martello”, più potenti e meno pericolosi per le mani del praticante.

A differenza di molte arti marziali, KFM tende ad essere utilizzato a breve distanza.

Dalla difesa Pensador sono spesso lanciati una serie di attacchi contro di obiettivi vitali (come il bicipite, i reni o plesso solare).

Il KFM è molto efficace in particolare negli scontri con distanze ravvicinate, che è molto comune nella difesa personale perché per strada non si possono gestire le distanze come se fossimo su un ring, solitamente quello che avviene è un close combat.

Il Keysi Fighting Method contempla soprattutto colpi inferti con le braccia, limitando i calci a poche occasioni, ed impiegando gli arti inferiori soprattutto attraverso le ginocchia.

Un altro aspetto della KFM è il suo approccio “a 360 gradi” in caso di attacchi multi-aggressore in piedi, in ginocchio, seduti o sdraiati.

Parte della filosofia KFM è la ridefinizione dei termini “predatore e preda”, ma anche, se l’aspirante vittima diventa il predatore e gli aspiranti attaccanti sua preda.

Keysi Fighting Method Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport

Ecco un elenco di alcune delle tecniche del Keysi Fighting Method:

  1. Pugni a gancio (hook punch)
  2. Difesa contro strangolamenti
  3. Difesa contro pugni (block & strike)
  4. Ginocchiate (knee strikes)
  5. Colpi di gomito (elbow strikes)
  6. Difesa contro prese (escape from grabs)
  7. Difesa contro attacchi con coltello (knife attacks)
  8. Combattimento in situazioni ravvicinate (close-quarters fighting)
  9. Combattimento con più avversari contemporaneamente
  10. Uso dell’ambiente circostante per difendersi (environmental awareness)
  11. Tecniche di spostamento laterale (lateral movement techniques)
  12. Schivate e re-indirizzamenti (slips and redirects)
  13. Prese e leve articolari (joint locks and submissions)
  14. Tecniche di combattimento a terra (ground fighting techniques)
  15. Evitamento di aggressioni e aggressivi (avoidance and de-escalation techniques)
  16. Tecniche di respirazione e gestione dello stress (breathing and stress management techniques)
  17. Uso degli oggetti comuni come armi improvvisate (improvised weapon techniques)
  18. Controllo dell’avversario sul terreno (ground control techniques)
  19. Allenamento con la sacca da boxe e il sacco da terra (heavy bag and floor bag training)
  20. Combattimento in condizioni di luce scarsa o nulle (low light / no light fighting).
  21. Utilizzo degli spazi stretti e angusti (tight space and narrow area fighting)
  22. Calci a basso impatto (low impact kicks)
  23. Tecniche di escape e liberazione in caso di presa al collo (neck grab escape and release techniques)
  24. Utilizzo di tecniche di sviluppo della forza esplosiva e allenamento all’agilità (explosive force development and agility training)
  25. Combattimento con oggetti improvvisati in mano (improvised weapon fighting)
  26. Prese e manipolazioni utilizzando le dita (finger locks and manipulation)
  27. Strategie per sconfiggere gli avversari più grandi e forti (techniques for defeating stronger and larger opponents)
  28. Addestramento all’utilizzo dell’arma da fuoco e alla difesa dagli attacchi con arma da fuoco (firearms training and defense against gun attacks)
  29. Tecniche per la difesa contro attacchi con oggetti affilati come coltelli, machete, ecc. (sharp object defense techniques)
  30. Addestramento alla difesa personale nelle situazioni di svantaggio (self-defense training in disadvantaged situations).
  31. Controllo e blocco degli arti dell’avversario (limb control and blocking)
  32. Tecniche di combattimento in piedi e a terra (standing and ground fighting techniques)
  33. Addestramento alla velocità e alla reattività (speed and reaction training)
  34. Addestramento alla resistenza fisica e mentale (physical and mental endurance training)
  35. Tecniche per la difesa contro aggressioni con le armi da fuoco (defense against firearm attacks)
  36. Strategie di attacco e difesa contro più avversari contemporaneamente (multiple attackers defense and attack strategies)
  37. Tecniche di estrazione rapida dal pericolo (quick extraction from danger techniques)
  38. Allenamento al combattimento con e senza protezioni (training with and without protective gear)
  39. Uso dei punti di pressione sul corpo per la difesa personale (pressure point techniques for self-defense)
  40. Tecniche di comunicazione verbale per la prevenzione dell’aggressione (verbal communication techniques for aggression prevention).

Va notato che l’allenamento di KFM non si limita solo alle tecniche specifiche, ma include anche l’addestramento alla resistenza, la forza esplosiva, la flessibilità, la coordinazione e la velocità.

KFM è stato sviluppato per fornire un sistema efficace di autodifesa e combattimento in situazioni reali e stressanti.

L’allenamento non si limita solo alle tecniche di combattimento, ma include anche la preparazione mentale, la gestione dello stress e l’aumento della fiducia in se stessi.

KFM viene anche utilizzato per migliorare la condizione fisica, la forza mentale e la capacità di adattarsi a situazioni imprevedibili.

Queste sono solo alcune delle tecniche utilizzate in KFM, ma l’allenamento può variare a seconda dell’istruttore o del programma.

In generale, KFM è focalizzato sulla difesa personale efficace e basata sulla realtà piuttosto che sulla competizione sportiva.

L’allenamento richiede una combinazione di forza fisica, resistenza, coordinazione, equilibrio e flessibilità.

KFM si predilige la preparazione mentale e l’addestramento allo stress per cercare di riprodurre il più possibile le condizioni reali di uno scontro.

L’allenamento di KFM è particolarmente adatto alle forze dell’ordine e alle forze armate, ma può essere praticato da chiunque cerchi un metodo efficace di autodifesa.

Essendo un sistema di combattimento globale, viene utilizzato anche dalle forze di sicurezza, esercito e corpo di polizia di vari paesi del mondo.

Le scuole di Keysi Fighting Method

La maggior parte delle scuole che offrono KFM si trovano in Europa, ma ci sono varie scuole anche a New York, Texas, Georgia, Maryland, Delaware e Orlando, in Florida.

Il KFM si sta sviluppando anche in Australia, con le scuole a Perth, Brisbane e Canberra.

Qui in Europa è poco conosciuto ma la mia conoscenza di questo sistema non è stato grazie al film ma durante i miei periodo a Cuba all’Havana dove ho visto usare questo metodo e grazie ad un amico ho potuto studiare questo metodo con alcune persone che diciamo erano “delinquenti” del Centro Havana.

Non so dove avevano imparato questo sistema ma lo conoscevano bene e me ne sono reso conto quando tornando in Europa ho cercato altre persone che conoscevano il sistema e della didattica da studiare.

Il loro livello era molto buono e questo mi ha fatto piacere perché l’approccio allo studio di questo sistema era corretto.

Lo studio e l’interesse a questo metodo per me è stato come aggiungere al settore del Kali filippino altri elementi da affiancare al panantukan anche se realmente non è così ma la mia curiosità è nata per via della rotondità e fluidità del corpo in movimento e nel colpire.

Un’altro fattore che mi ha molto incuriosito è l’aspetto legato agli attacchi e avversari multipli che è spesso trascurato in molte arti marziali e sistemi di difesa.

La realtà della srada invece non è quasi mai uno contro uno.

Keysi Fighting Method Fighting Tips - Street Fight Mentality & Fight Sport
I termini spagnoli spesso utilizzati nel Keysi Fighting Method (KFM):

  • Pensador – Pensatore
  • Cailla- Caduta
  • Rodilla-Ginocchio
  • Codo- Gomito
  • Garra – Artiglio
  • Can – Presa
  • Cuello – Collo
  • Cuerpo – Corpo
  • Pierna – Gamba
  • Puño – Pugno
  • Hombro – Spalla

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È tutto molto semplice ma sono il metodo con cui alleni che fa la differenza, questo approccio al combattimento rende il sistema Keysi molto versatile.

Impara questo sistema perché ti insegna il combattimento da una prospettiva differente che ti aiuta a riscoprire la tua arte marziale.

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Allenati con il metodo Keysi!

Stay Tuned!

Street Fight Mentality & Fight Sport

Andrea

Written by Andrea

Instructor and enthusiast of Self Defence and Fight Sport.

# Boxing / Muay Thai / Brazilian Jiu Jitsu / Grappling / CSW / MMA / Method & Training.
# Self Defence / FMA / Dirty Boxing / Silat / Jeet Kune Do & Kali / Fencing Knife / Stick Fighting / Weapons / Firearms / Strategy.

Street Fight Mentality & Fight Sport!

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Other: Engineer / Professional Blogger / Bass Player / Knifemaker

4 Comments

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  1. Ciao Andrea,
    sono Maurizio dalla Svizzera.
    Ti seguo da poco, complimenti, mi piace il tuo modo die vedere le cose, ma sopratutto la self defence reale.
    Sai qualcosa su Defence Lab percaso.
    Tanti saluti, Maurizio

    • Ciao Maurizio, mi fa piacere che trovi spunti interessanti. Per quanto riguarda Defence Lab, so che Andy Norman ha lavorato con Bob Breen ma sinceramente non conosco i dettagli del suo metodo. Vedo che ha degli elementi del sistema Keysi e di Dirty Boxing che sono argomenti che affronto. E’ molto bello e coreografico da vedere (ha collabrato anche con il cinema) ma personalmente non mi piace mai l’approccio freeze dove vengono fatte vedere le tecniche con i partner che stanno fermi dopo i colpi e dove ci sono troppi se e ma, le variabili in combattimento sono molto elevate e basate su input e output di rispota. Da vedere sembra interessante ma sono fondamentali i metodi di allenamento per capire se funzionano in un contesto non cooperante. Non avendo visto il suo lavoro non posso giudicarlo ma collabora con maestri di livello e ha un buon marketing di presentazione. Ho visto in alcuni stage Phil Norman (non so se è suo fratello) con il sistema The Ghost System , una sorta di Elusive Combat System che era interessante. Se ho tempo da dedicare provo a prendere il metodo e studiarlo sicuramente ci sono degli spunti tecnici interessanti perchè mi sembra che curi molto i dettagli. Ps. Lavora molto nel cinema.

      • Ciao Andrea, grazie mille per il tempoto trovato…..
        Purtroppo in Svizzera non si trova una palestra che insegnia il Defence Lab. Così potrei farmi un idea.
        Ti ringrazio e complimenti ancora una volta.
        Ciao e alla prossima.
        Cari saluti, Maurizio

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