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La linea centrale è un aspetto molto importante che devi conoscere e comprendere perchè mette in rapporto te e il tuo aggressore se si tratta di difesa personale o avversario se si tratta di sport durante combattimento.
Molti degli obiettivi primari come l’inguine, il plesso solare, la gola, il mento, gli occhi si trovano lungo questa linea.
Differenti stile di combattimento si approcciano alla difesa e all’attacco della linea centrale in forme differenti, dove la linea centrale è vista in forme diverse come ad esempio:
- il JKD che è la linea che passa dalla parte più estrema del corpo (la tua testa) sino a in mezzo ai piedi dove attaccare,
- nel Kali Filippino e dove fare convergere la punta del triangolo quando attacchi,
- nel Kung Fu è l’asse che devi difendere sempre in maniera assoluta,
- nel Tai Chi è visto come un insieme di bolle,
- in alcuni stili è la propria linea che attraversa il corpo,
- ecc.
Esasperando a linea centrale nel combattimento in alcuni stili dove come per difendere la linea centrale si tengono le braccia proprio a chiudere la linea, quindi per arrivare a superare questi “cancelli” devi superare più barriere.
I piani del corpo umano
Il piano sagittale
Chi non pratica arti marziali lo chiama piano sagittale, termine usato anche molto negli sport da combattimento e se immagini di dividere il corpo in piani e assi viene fuori questo schema che ti consiglio di memorizzare.
Il piano sagittale è un piano che decorre in senso antero-posteriore e divide un corpo in due parti, destra e sinistra.
I piani sagittali possono essere a qualsiasi altezza, ma quello che divide il corpo in due metà a massa uguale e approssimativamente simmetriche e speculari è detto piano sagittale mediano. Gli altri, paralleli a questo, son chiamati para sagittali.
Rispetto al piano mediano gli altri possono essere mediali, cioè prossimi al piano mediano, o laterali, più lontani.
Per esempio, nell’uomo anatomico un piano sagittale che taglia il corpo umano all’altezza della spalla è più mediale di uno che si trovi all’altezza della mano, ma è più laterale di un piano che passi per il margine esterno del collo.
Nel piano sagittale i movimenti possibili sono quelli di flessione ed estensione.
La flessione comporta uno spostamento in avanti, verso l’osservatore, mentre l’estensione all’indietro.
Un’eccezione è rappresentata dal caso della gamba (la parte dell’arto inferiore al di sotto del ginocchio): si considera flessione il movimento che avvicina il polpaccio alla coscia.
Nel caso del piede invece si può parlare di flessione dorsale (punta del piede in alto), e di flessione plantare o estensione (punta del piede in basso).
Il piano frontale o piano coronale
è un piano che corre parallelo alla fronte (o alla sutura coronale).
Il piano coronale che suddivide il corpo in due metà di massa uguale è detto mediano. I piani coronali anteriori a questo (cioè verso l’osservatore) saranno detti “anteriori” o “ventrali”, mentre “posteriori” o “dorsali” gli altri.
In tal modo si può distinguere una faccia ventrale, o anteriore, dell’avambraccio o della coscia, per esempio.
Nella mano la faccia anteriore è detta anche “palmare”, mentre la faccia anteriore del piede è detta anche “superiore” o “dorsale”, mentre “plantare” la faccia “inferiore”.
I movimenti che avvengono lungo il piano coronale sono quelli di inclinazione laterale del busto, detto anche flessione (destra e sinistra).
Per quanto riguarda gli arti si parla di abduzione, se ci si allontana dal corpo, o di adduzione, se ci si avvicina.
Per quanto concerne i movimenti delle dita, si considera un asse che passa per il dito medio: un movimento che allontana le altre dita dal medio è detto di “abduzione”, mentre un movimento che avvicina le dita al medio è detto di “adduzione”.
Il piano trasversale, o assiale
E’ il piano che taglia il corpo in due metà, una superiore e una inferiore.
I movimenti su questo piano son quelli di rotazione.
- Nel caso del rachide si parla di rotazione destra o sinistra.
- Si parla di intra rotazione in caso di movimento che porti la faccia anteriore dell’arto (quella rivolta verso l’osservatore) medialmente, mentre l’extra rotazione porta tale faccia lateralmente.
- Nel caso della mano si indica come pronazione il movimento che, a braccio flesso a 90°, porta il palmo delle mani verso il basso, mentre la supinazione è il contrario.
- Nel caso del piede per pronazione si intende il movimento che porta la pianta verso l’esterno, mentre la supinazione porta la pianta medialmente.
La perdita della linea centrale
Un errore che spesso capita è che nell’enfasi di un combattimento reale con finte, cambi di altezze, velocità, aggressività, varietà di colpi, ecc. la maggior parte dei combattenti lasciano o meglio perdono il controllo della linea centrale che rimane aperta.
Considera anche che la linea centrale è anche l’area in cui i riflessi legati alla vista degli occhi sono i migliori strumenti di difesa da utilizzare.
Alcune strategie di fighter è quello di fare finta di perdere la linea centrale aprendola volutamente, in questo modo, si “disegna” o meglio invita il tuo avversario ad attaccare lungo la linea centrale – lo attiri a tirare dentro o “in” che è dove i tuoi riflessi sono più rapidi.
Quindi devi posizionale le tue braccia è meglio lungo la linea delle spalle in guardia contro Hook o colpi larghi diretti a colpire la tua testa, dove i tuoi occhi non funzionano al meglio, dove conta molto quella che è la visione periferica che è la vista che devi usare in combattimento.
Ora non prenderla come regola assoluta ma la guardia finta è una strategia per farti capire che a volte quando vedi fighter che sembra che hanno la guardia aperta sulla linea centrale non è proprio come sembra in realtà sta applicando questo principio.
Importante con questa strategia è anche la distribuzione del peso per avere la giusta esplosività e mobilità per contrattaccare perchè lo scopo è proprio invitare il tuo avversario a colpirti e andare a sorprenderlo proprio dove non si aspetta.
Ricordati che il footwork rimane in assoluta la prima difesa ma anche l’unico modo per avvicinarti al tuo avversario o spostarti per attaccare!
Senza footwork non si può fare nulla.
Ci sono tanti modi per fare una finta guardia per invitare il tuo avversario:
- con una mano sola,
- con due mani,
- aprendola,
- abbassandola,
- ecc.
Questo è per dirti che non ha senso avere le mani proprio sulla tua linea centrale perchè sono concetti di combattimento superati e usati negli stili tradizionali.
Ora questa non deve essere una regola e anche perchè la guardia non deve essere statica ma sempre “in movimento” che significa che deve avere sempre dei brevi spostamenti e oscillazioni per complicare al tuo avversario di individuare uno spazio, ma attenzione a non farlo sempre uguale se non vuoi che prende il tempo.
La tenuta della guardia sotto stress continuando a guardare è fondamentale perchè considera che spesso le aperture si creano attraverso le finte del tuo avversario, serie di colpi consecutivi tirati per creare aperture, ecc. ed è quindi fondamentale allenarsi a mantenere la propria guardia e la propria struttura perchè quando la perdi è lì che si creano le aperture che il tuo avversario cerca.
Chiaramente è la cosa che devi fare anche tu!
A.B.D. “Attack by drawing“, l’attacco con disegno prestabilito
Bruce Lee ha chiamato questo metodo “Attack by drawing“, A.B.D. attacco con disegno prestabilito”
Sembri aperto, ma in realtà sei pronto a rispondere.
Dal punto di vista difensivo sicuramente hai avuto modo di renderti conto che non si può difendere tutto il tuo corpo ovunque …
Semplificando, se ti copri il centro sei aperto ai lati, se ti copri i lati stai aprendo il tuo centro contro gli attacchi di colpi singoli o pugni a catena oppure qualunque attacco su altezze diverse lungo la linea centrale cercando i bersagli primari.
Allo stesso modo non si può difendere in maniera semplice le linee alta e bassa del tuo corpo, considera una linea che va dalla testa ai piedi.
Che cosa si deve fare se un aggressore è vicino e non puoi fare una difesa troppo stretta perchè non sai da dove arrivano i colpi?.
Se si “chiude una porta” da un lato vuol dire che ti stai scoprendo sul lato opposto.
Devi utilizzare una combinazione di movimenti del corpo o della testa, con un movimento oscillatorio continuo, un metodo di blocco o di parata con movimenti minimi per difenderti da eventuali colpi.
Lascia la tua linea di centro “aperta” in apparenza ma che chiudi il più vicino a te quando l’attacco del tuo avversario arriva più vicino a te.
Pensa alla tua guardia come ai movimenti di una sentinella come un guardia che gira e controlla periodicamente tutte le serrature.
Vuol dire che non devi stare fermo in una posizione fissa ma la guardia deve sempre stare in movimento.
Un “micro” movimento ma non fermo per due ragioni:
- Favorisce la tua reazione di attacco dopo o durante la difesa
- Partire da fermo è più complicato, è più lento.
Ricordati che tutte le posizione fisse e statiche alla fine vengono superate o l’avversario gira intorno a loro.
Per questo prima ti ho sottolineato che una cosa importante è il tuo footwork e la posizione del tuo corpo, perchè puoi attaccare la linea centrale del tuo aggressore nel centro senza essere direttamente di fronte a lui per questo non è in grado di attaccare il tuo centro nel modo più efficace.
Questo è un concetto fondamentale se vuoi espandere il tuo modo di combattere, come fanno i pro che si spostano per attaccare la linea centrale, molti pugili moderni lo fanno, come Vasiliy Lomachenko, o altri che usano più un approccio Straight Blast per crearsi le aperture.
Stai usando delle traiettorie differenti ma che vanno come impatto sulla linea centrale.
Ora voglio andare oltre la tua linea centrale ma voglio proseguire e la voglio estendere fino ad arrivare a quella del tuo aggressore.
Considera che siete perfettamente in linea con i tuoi piedi e quelli del tuo avversario allineati.
Cosa succede se volutamente ti sposti mettendo il tuo piede leggermente dentro o al di fuori della linea centrale?.
Significa che stai obbligando lui a modificare strategia e colpi da utilizzare ma la stai cambiando perché tu vuoi portare un certo tipo di attacchi che lavorano border line alla linea centrale (lo approfondiamo ma non ora) perché più il livello sale è più le “sentinelle” e i varchi per arrivare a bersaglio diventano sempre più stretti, gli spazzi per passare più un aggressore è esperto e più l’effetto diventa a imbuto.
Questo metodo di eseguire il footwork è molto usato tra i professionisti del pugilato, incomincia a farci caso quando guardi gli incontri.
Sperimenta delle varianti alla linea centrale.
Stay Tuned!
Street Fight Mentality & Fight Sport
Andrea