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Ora non mi interessa dire cosa è meglio o peggio, se il Jiu Jitsu Tradizionale o il Brazilian Jiu Jitsu perché quello di cui voglio parlarti è in qualche modo il messaggio originario che si è tramandato al di là delle differenze di approccio alla stessa arte marziale.
Ad uno sguardo profano il Jiu Jitsu può apparire come una arte marziale che ti insegna il combattimento con un enfasi alle proiezione per portare a terra un avversario e finalizzarlo a terra con leve articolari e soffocamenti ma se ci si addentra nella pratica si scopre che questa è solo la punta dell’iceberg e che nasconde molto più di ciò che appare, un messaggio importante che implica una grande responsabilità.
Il jiu-jitsu moderno si sviluppa in tre fasi, progressive e inscindibili:
- Fase Inferiore: lo studio della disciplina marziale, la tecnica di attacco e di difesa.
- Fase Media: la formazione fisica
- Fase Superiore: la coltivazione della mente e dell’animo.
In una visione d’insieme questo si spiega affermando che la tecnica di attacco-difesa non è fine a se stessa ma permette di costruire e sviluppare un fisico robusto e forte e di coltivare la mente e l’animo, presupposti che sicuramente saranno utili a migliorare qualunque aspetto della tua vita.
Quello che racchiude la disciplina è non solo l’arte marziale fine a se stessa ma lo scopo ultimo e definitivo di questo percorso didattico non è il soddisfacimento dei propri bisogni ma lo sviluppo di te stesso nella società per migliorarla, usare le tue capacità al fine sociale.
Un messaggio molto positivo.
Il jiu-jitsu, quindi, non è semplicemente “..allenamento al combattimento e non si esaurisce ottenendo la padronanza nell’addestramento o in altra coltivazione, se non si raggiunge qualcosa di più elevato; perché per servire la società nel vero senso del termine, occorre notevole ingegno e capacità, che sono al di sopra del semplice addestramento..” (J.Kano, Scritti del Fondatore: Judo Kyohon).
Questo approccio ha una storia molto antica ed è legata alla teoria delle tre fasi, ognuna delle quali è funzionale alle altre creando in qualche modo un cerchio “magico”, un vero e proprio approccio filosofico alla vita, uno stile di vita per migliorare se stessi è tutto quello che ti circonda.
Le tre fasi teorizzate sono:
La Fase Inferiore
Nella fase inferiore si impara l’arte dell’attacco e della difesa.
Pensa, proprio la parte che ti appassiona da più la chiamano la fase interiore.
Questa fase è il vero e proprio studio del combattimento.
Alcuni considerano questa la parte più importante, confondendo il mezzo con l’obiettivo, limitando così la pratica alla mera arte del combattimento, un modo efficace per imporsi sugli altri, e facendo perdere dignità alla disciplina.
Voglio essere sincero con te, io sono interessato molto a questa fase!. Ma è una mia ricerca e anche un mio modo per esorcizzare le mie paure.
Però, non si tratta solo di combattimento il Jiu Jitsu.
La fase inferiore ha il grande scopo educativo di insegnare a combattere, lasciando all’allievo il compito di affrontare prima un avversario in carne ed ossa per poi passare alle avversità della vita.
Si lascia questa fase solo quando l’allenamento acquista l’obiettivo di dare benefici al corpo e alla tua personalità, andando oltre gli scopi marziali del combattimento.
Il Jiu Jitsu utilizza il combattimento per educare il tuo spirito.
La Fase Media
Questa parte si occupa essenzialmente di educazione fisica o, meglio, di formazione dell’individuo.
Nella visione del miglior impiego dell’energia per la formazione fisica cresce di pari passo con quello che viene chiamato rispetto per il corpo.
Una persona che pratica jiu-jitsu si differenzia per la qualità e l’armonia delle sue azioni e per la cura che riserva al mantenimento di un equilibrato stato di salute e di una buona efficienza fisica.
Il senso di questo modo nuovo di intendere l’educazione fisica è essere sani per essere utili.
In questa fase, però, non ci si occupa solo di formazione fisica ma anche di coltivare la mente e lo spirito, utilizzando ogni occasione e circostanza utile durante l’allenamento.
La Fase Superiore
Si arriva qui alla fase in cui il tema principale è servire la società, ovvero sfruttare nel modo più efficace la tua capacità fisica e mentale ottenuta nelle due fasi precedenti, ovvero il perfezionamento di se stessi per migliorare la società.
L’ideale etico di chi pratica jiu-jitsu è di contribuire alla crescita dell’umanità.
Un messaggio altruista, un messaggio universale.
Ora anche se pratichi Jiu Jitsu forse non conoscevi questa teoria che in qualche modo è una responsabilità, uno stile di vita che devi applicare se vuoi vivere a 360 gradi questa fantastica disciplina.
Jiu Jitsu for life!!.
Andrea