Contents
- 1 Le opzioni di fronte a minacce e intimidazioni a scopo di rapina
- 2
- 3 Sembra semplice vero?
- 4
- 5 Due casi di richieste da parte di un aggressore
- 6
- 7
- 8 La minaccia è una trattativa
- 9 Perchè ti dico questo?
- 10 La persona emotiva di solito minaccia senza agire
- 11
- 12 Le richieste estreme
- 13
- 14 Le persone che sono più propense da passare dalle minacce ai fatti
- 15
- 16 Riassumendo
- 17
- 18 La persona più pericolosa
Le minacce, le intimidazioni e le dichiarazioni di intenti, sono una sorta di promessa di vendetta ed è una delle modalità spesso presente quando ci sono aggressioni o discussioni di varia entità.
Non si tratta di qualcosa di nuovo e la minaccia è sempre stata una forma per estorcere senza un vero convincimento qualcosa a qualcuno, avviene anche se in contesti meno pericolosi in moltissimi contesti sociali e personali.
Ma portandolo nel contesto della difesa personale e della sicurezza che si tratta di aggressioni a scopo di rapina o discussioni per un banale parcheggio, discussioni tra vicini di casa, ecc. le minacce e intimidazioni, le dichiarazioni di intenti sono sempre presenti.
Le opzioni di fronte a minacce e intimidazioni a scopo di rapina
Un rapinatore armato di coltello / pistola / altro per semplificare solitamente ti offre due opzioni:
- Dammi il tuo portafoglio o
- Se non me lo dai ti taglio/ ti sparo / ti sfregio / ecc..
Sembra semplice vero?
Ora indipendentemente dalla situazione puoi essere sicuro di alcune cose:
- che quello che sta facendo non è qualcosa di improvvisato ma ha avuto un minimo di pianificazione e
- raramente si stratta di un atteggiamento disperato (a meno che si tratta di tossicodipendente in astinenza che non sa più come trovare i soldi per la droga).
Solitamente un rapinatore non si improvvisa ma ha pianificato l’aggressione, decidendo il luogo, il tipo di persona (la vittima), ecc.
La sorpresa e l’improvvisazione è tutta per te, soprattutto se non ti sei mai formato e allenato a questa eventualità.
Un rapinatore soprattutto se seriale ha avuto la lungimiranza di acquistare un coltello, di procurarsi un’arma con la consapevolezza di avere con se oggetti per dare peso alla sua minaccia / “domanda” e avere uno strumento adatto per punirti se non ti conformi alla sua richiesta.
Usa un oggetto come equalizzatore di cui è certo che la vittima dell’aggressione capisce che conviene ascoltarlo senza troppe spiegazioni.
Se vedi un coltello davanti a te non deve spiegarti che è un oggetto che può ferirti o ucciderti.
Il coltello è uno strumento che ha una potenza atavica e che agisce fortemente sulla psicologia dell’uomo,
Il coltello è uno strumento che ha attraversato la storia dell’umanità riempiendola di azioni positive e negative ma la sua fama nell’uccidere arriva prima ancora della lama stessa ed è per questo che blocca.
Due casi di richieste da parte di un aggressore
Caso 1 – L’ aggressore “pone la sua domanda” in modo deciso, fiducioso e controllato, in questo modo tu sicuramente comprendi immediatamente i potenziali pericoli e le conseguenze di quello che potrebbe succede se non rispetti l’accordo e probabilmente è meglio rispettare l’accordo che ti ha proposto.
Caso 2 – Se un aggressore invece è nervoso, emotivo, a volte timido e non ha il controllo della situazione è più difficile per la vittima di comprendere la sua richiesta e quindi di accettare i termini della sua richiesta che ha usato per “negoziare”.
Anche in questo contesto la capacità di comunicazione dell’aggressore sia verbale che non verbale è fondamentale anche alla vittima per sapere esattamente cosa fare.
A volte rischi di più con un aggressore del caso 2 perchè lo vedi titubante, poco deciso e leggi una possibilità di scappare, di uscirne, non ti sta dando le giuste istruzioni per uscirne bene entrambi nella trattativa ma questo può provocare un escalation di violenza.
La minaccia è una trattativa
Una minaccia è fondamentalmente una trattativa dove se rispetti che ciò che ti chiede va tutto bene e se non succede si aprono molti scenari.
Il contesto è tutto, come lo stato emotivo dell’aggressore perchè questo è il fattore determinante.
Se parli con qualcuno che lavora nell’ambito della sicurezza (locali / market / ecc.) è facile che ti dirà che ha perso il conto delle volte in cui una persona che ha fermato per anti taccheggio o buttato fuori da un locale, gli ha promesso di fargliela pagare.
- Dopo torna e ti taglio,
- Ti faccio ammazzare,
- Torno con gli amico,
- Quando esci non ti faccio tornare a casa,
- so dove lavori,
- so dove abiti,
- conosco tua moglie,
- ecc.
Ora devi sempre prendere sul serio tutti i tipi di minacce e intimidazione!
Non devi mai sottovalutarle le minacce o le intimidazioni ma con una osservazione di modalità:
Le minacce e le intimidazioni in cui una persona o un gruppo di persone ti dice immediatamente alla discussione, ti devono spaventare molto meno della persona che se ne va in silenzio e senza dire nulla ma in seguito ti dice che ha un forte desiderio di fartela pagare, di farti del male.
Perchè ti dico questo?
Il ritardo è uno dei fattore chiave nel determinare la serietà e l’intenzione.
Per capire le reali intenzioni di una persona devi considerare sempre questi due fattori:
- il contesto e
- il ritardo
Con questi due elementi puoi fare una buona valutazione
Ti spiego meglio!
La persona emotiva di solito minaccia senza agire
Una persona emotiva è quella che ti fa immediatamente delle minacce pesanti o ti promette di farti del male.
Questo genere di persona è molto meno pericolosa di qualcuno che in seguito diventa emotivo e promette di causarti danni e lesioni, e ancora peggio se usa termini che non danno alternative, con termini assolutistici come ad esempio se lo fai ancora o evita di guardarmi, ecc.
Minacce private
Ancora peggio se quelle promesse di intenzione vengono fatte privatamente e non pubblicamente, anche se di solito le minacce private sono rare è più facile che siano pubbliche prima che l’aggressore le intenda mettere in pratica realmente.
Chissà quante volte hai conosciuto o visto qualche scena dove qualcuno ha detto / promesso o ti ha detto che ti avrebbero ucciso.
Ecco le parole pronunciate in un momento emotivo significano poco o niente dopo aver discusso per un parcheggio, o una fila, o perchè fai sicurezza e hai scortato qualcuno fuori dal locale, o recuperando degli oggetti rubati nel market, ecc.
Le richieste estreme
Una cosa simile è anche quando si presenta una minaccia nel momento che è accaduto il fatto con frasi del tipo “faresti meglio a comprarmi un altro drink o ti ammazzo“.
Ecco queste sono sempre minacce che non hanno nessun seguito e intenzione, non contano nulla.
Questo non significa che non devi prendere sul serio la minaccia ma questo modo ti deve far capire che “la domanda” arriva in un luogo/contesto in cui la persona non è sono sicura di raggiungere il suo obiettivo con qualsiasi altro mezzo che ha e quindi usa questo metodo di minaccia.
L’aggressore in questo caso sente il bisogno di intimidirti e lo fa facendo delle richieste e minacce estreme che vanno ben oltre l’alternativa che stanno suggerendo.
Come appunto ad esempio “morte contro una birra!” Non ha senso una frase così.
Le persone deboli che si fanno vedere apparentemente forti, o come dei duri, sono persone che sono motivate dalla paura, sono spesso sollevati e riconoscenti, quando si rispettano le loro regole.
Anche se lo dice è molto probabile che non metterà in pratica le minacce che ha fatto.
La comprensione dell’interlocutore con cui negozi
Capire quando qualcuno “negozia” da una posizione di debolezza è abbastanza semplice perchè deve farti capire subito o meglio vorrebbe farti capire subito che non ha la capacità di risolvere una controversia in modo pacifico, ma cerca subito di impressionarti, con frasi, minacce, gesticolando con le mani, facendo facce.
Devi fare molta attenzione comunque! Sempre! ma..
La persona che inizia con la minaccia più estrema è come una persona che inizia il combattimento con una grande larghissimo destro.
Sta usando il migliore colpo o psicologia nel caso di minaccia che ha, non c’è nulla oltre questo, vorrebbero con una sola azione mettere fine alla disputa.
Quindi è una psicologia debole e una scarsa capacità di combattere.
Cercano di impressionare!
Vorrebbero risolvere tutto subito in un istante!
Le persone che sono più propense da passare dalle minacce ai fatti
L’individuo che inizia con delle richieste passive, “dovresti pensare di farlo”, che poi passa alle richieste attive, “questo è ciò che dovresti fare”, che poi si evolverà in minacce reali, “se non lo fai, questo è ciò che accadrà ” allora è fondamentale che prendi sul serio queste dichiarazioni, poiché sono le persone più propense ad agire.
Capisci che sei in una condizione di escalation!
Sta cercando il momento giusto per colpirti.
Le persone che agiscono con questo approccio crescente del momento, non pensano oltre a quel momento e questa è la situazione critica di escalation ma è anche il momento dove se riesci a comunicare e a far considerare le conseguenze delle loro potenziali azioni.
Spesso fargli “vedere” le potenziali conseguenze li dissuade e si può portare tutto a un win to win dove nessuno si fa male.
Però fai attenzione!
Considera che la persona che costruisce l’azione nel tempo ha probabilmente pensato a questi eventi e li ha considerati.
Ha raggiunto una conclusione su come evitarli o metterli in pratica quindi devi fare molta attenzione perchè ha ancora l’emozione di fondo emotiva dell’aggressività, che però ha continuato a nutrire.
Sta pensando come fartela pagare davvero!
Riassumendo
La persona che accumula minacce e promesse di intensità e grado sempre maggiori è molto più probabile che agisca fisicamente rispetto alla persona che esagera rapidamente anche se il pericolo che rappresentano sembra più immediato.
Se riesci ed è possibile creare una piccola quantità di tempo e spazio, allora è probabile che puoi applicare delle tecniche di de-escalation.
La persona (aggressore) che ti ascolta e ignora le alternative che gli stai proponendo alla violenza e inizia ad aumentare le sue richieste e minacce è molte più probabilità che agisca.
Non aspettare che parta per primo!
La persona più pericolosa
Una ulteriore precisazione!
Il più pericoloso e anche il più difficile da prevedere è la persona che se ne va fisicamente ma non mentalmente, quello che si allontana e che sembra che ha ricevuto e accettato la sconfitta ma invece è un calcolatore.
Questo è il peggiore perchè è la persona che sta preparando davvero una vendetta, ma non subito, vuole studiarti, conoscerti, per colpirti quando meno te lo aspetti e non in un posto qualunque ma che le da un forte vantaggio di azione e sorpresa.
Inoltre è sempre armato!
Qui non è una punizione, una azione di dominazione, qui solitamente avviene un omicidio!
Stay Tuned!
Street Fight Mentality & Fight Mentality