Quando riapriranno palestre, centri fitness e piscine?
Queste attività sono considerate dagli esperti attività ad alto rischio di contagio e per questo restano chiuse all’inizio della cosiddetta fase della nuova ondata 2021 dell’emergenza Coronavirus, che fino a quando proseguirà?.
La cosa che preoccupa gli addetti al settore è che la riapertura non è stata calendarizzata, ma secondo alcuni potrebbero ripartire quando?
Dopo la fase 2 del 2020 e aver sanificato strutture e attrezzi e pianificato una serie di interventi per garantire il distanziamento sociale oggi non basta ancora.
La riapertura nel 2021, senza aiuto per molti gestori di palestre significa chiudere, soprattutto se pagano un affitto e non c’è un accordo con i proprietari dei muri della palestra, o chi ha dei leasing per le attrezzature, ecc.
La famosa riapertura dopo l’emergenza Coronavirus, con l’allentamento delle misure restrittive per contenere il diffondersi del contagio, è vicina forse per alcune attività sportive ma non per le palestre e ancora meno per le palestre di arti marziali.
Il 2021, infatti, stando a quanto previsto nell’ultimo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte, comincerà la graduale riapertura delle attività chiuse ma la riapertura palestre è probabile dal 15 gennaio 2021 ma con misure più rigide.
Come stabilito dalla task force scelta dal governo per la pianificazione delle aperture ripartono per prime quelle che presentano un basso rischio.
Questo significa che piscine e palestre, considerate invece luoghi ad alto rischio, resteranno ancora chiuse.

Per le palestre, si ipotizza la riapertura, contingentando maggiormente gli ingressi e ripristinando il divieto di utilizzo degli spogliatoi.
Inoltre, dovrebbe essere stilato un protocollo standard che prevede solo lezioni individuali e non più di gruppo.
Per le piscine dovrebbe valere la regola di una sola persona per corsia.
Nessuna buona notizia, dunque, per gli amanti dello sport, circa 20 milioni di italiani, che dovranno accontentarsi di attività all’aperto nei parchi e Home Gym per chi si è nel tempo organizzato o ha lo spazio.

I requisiti per la riapertura delle palestre nel 2021 saranno ancora più rigidi che nella Fase 2 del 2020
Le palestre sono luoghi dove è facile creare assembramenti, non potendo garantire il famoso distanziamento sociale, unica arma al momento per combattere il contagio da Coronavirus.
Non è escluso, tuttavia, che possano ripartire da settembre, ma solo dopo aver preso tutte le precauzioni necessarie a salvaguardare la salute degli utenti.
Addirittura, altri, più ottimisti, hanno fatto circolare come possibile data per la ripartenza dei centri fitness l’8 giugno, anche se pare abbastanza improbabile.
Al momento, dunque, si tratta solo di ipotesi, la ripresa di queste attività non è stata calendarizzata e gli esperti sono ancora al lavoro per decidere il da farsi, ma è certo che come requisiti per riaprire palestre e piscine dovranno avere:
poche persone negli spazi, con il rispetto della distanza di sicurezza e ingressi contingentati, con conseguente divieto delle attività e delle lezioni di gruppo, igienizzanti all’ingresso, pulizia costante di locali, attrezzi e spogliatoi.

Da sciogliere, poi, ancora il nodo se si dovranno indossare mascherine e guanti monouso durante l’attività fisica che rende davvero complicato allenarsi.
Poi il fatto che non è possibile utilizzare le docce, bisogna arrivare già vestiti per allenarsi, ecc. ecc.
Come vedete se è complicato per delle palestre di fitness immaginate che cosa significa per le palestre di arti marziali o sport da combattimento, ecc. come si può garantire il distanziamento sociale?
In questi termini è impossibile e quindi quando riaprono le palestre e si verrà autorizzati a riaprire? Non si sa ancora!

Palestre e centri fitness chiusi, come farsi rimborsare
In attesa di notizie più certe sulla riapertura di palestre e centri fitness, è sorta l’esigenza da parte dei consumatori di farsi rimborsare l’abbonamento già versato per un mese o un intero anno di sport di cui, purtroppo, non potranno usufruire.
La maggior parte delle palestre sta proponendo ai propri clienti di ‘congelare’ gli abbonamenti, per poi ricominciare a godere delle settimane o dei mesi rimanenti una volta terminata l’emergenza.
Ma non è l’unica possibilità.
Come ha spiegato Massimiliano Dona, presidente dell’Unc, l’Unione nazionale consumatori:
“il cliente è libero di accettare o meno l’opzione dello stop momentaneo. Se il contratto prevede un numero di ingressi da usare senza scadenze di tempo, è ragionevole che possa servirsene una volta finita l’emergenza. Ma in caso di abbonamento mensile o annuale, con ingresso libero, ha sempre diritto al rimborso della parte di quota della quale non potrà usufruire”.
Dunque, il diritto al rimborso è previsto dalla legge (articolo 1463 del Codice Civile) soprattutto se il servizio erogato viene interrotto per impossibilità sopravvenuta e senza colpa del cliente.
Chiaramente ognuno di voi ha una propria etica e coscienza se non volete vedere foto come quella successiva!

Conclusioni
Anche per la riapertura in sicurezza sono state avanzate una serie di ipotesi: contingentare gli ingressi, aumentare l’offerta, prolungare gli orari del servizio, cambiare abitudini e modalità di utilizzo.
Questo per alcune discipline non è facile anche considerando che le discipline come gli sport da combattimento e arti marziali sono spesso fatte con delle lezioni in orari prestabiliti con istruttori qualificati.
Le lezioni libere sono in orari poco frequentati mentre nelle ore serali dove sono concentrati la maggior parte dei corsi.
Mantenere il distanziamento sociale ed evitare che troppe persone usino contemporaneamente la palestra, dunque dovrebbe poter contribuire al fatto che le palestre possano essere riaperte regolarmente ma gli sport di contatto? la lotta? ecc.
Ma anche su questo punto non c’è alcuna certezza su quando riaprono le palestre.