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Street vs Sport, il dibattito continua!
Già su questo argomento ne ho parlato in un post alcuni anni fa “Street Vs Sport, il falso problema che divide” ma sembra che non basti mai.
Ogni volta ricompaiono le solite discussioni a cui non partecipo mai perchè mi annoiano soprattutto sui forum sulle arti marziali dove di questi tempi leggo che questo dibattito rimane sempre aperto.
Trovo assurdo questo approccio, così slegato delle due aree, che chiaramente sono diverse e richiedono metodi di allenamento differenti ma che comunque nel caso della difesa personale, per essere efficaci devono essere testate attraverso lo sport e le sue metodologie più le variabili che sono insite nella strada come:
- Ambiente
- Armi
- Numero di aggressori
- Tempi
- ecc.
Ogni tanto sembra di tornare negli anni 90′, ero un ragazzino e quando naquero i primi forum su internet ancora con il modem lentissimo e tutto a testo senza grafica e stavano diventando popolari le discussioni di “street vs. sport”.
In quegli anni Matt Thornton e Burton Richardson sono stati due dei più grandi sostenitori dell’allenamento in stile sportivo in ottica di difesa personale, era ancora l’inizio e non avevano ancora bene le idee chiare ma intuivano che quella era la strada corretta per non finire nella supposizione e simulazione tecnica.
Con il primo UFC nel 1993, la gente ha visto come i grapplers e gli artisti marziali misti stavano distruggendo a terra gli artisti delle arti marziali tradizionali.
Dopo quasi 25 anni anche le MMA sono cambiate e gli artisti marziali di oggi sono molto diversi da quelli già solo di 10 anni fa.
Inutile dirlo ma la pratica e le competizioni sportive fanno evolvere l’arte, rendendola dinamica e adattandola, evolvendola non solo da un punto di vista tecnico, ma delle metodologie di allenamento, della preparazione atletica e delle attrezzature.
Tutto questo è fantastico!
La maggior parte dei praticanti di arti marziali tradizionali ha voluto chiudere gli occhi e non guardare, ha fatto finta che i loro stili tradizionali fossero più efficaci di quelli che si erano adattati alla realtà del combattimento.
Il loro errore è stato non adattarsi a quello che sono le reali dinamiche del combattimento, facendo restare immobile la loro arte che merita sicuramente di più di questo atteggiamento chiuso e ottuso.
Quelli che si arroccavano agli stili tradizionali spesso usavano l’argomento “street vs. sport” sostenendo che il loro stile era stato progettato per la strada dove non c’erano regole ed erano troppo mortali le loro tecniche per essere usate sul ring.
Questi argomenti andarono avanti per anni, e la folla di artisti marziali tradizionali per lo più perse per non riuscire ad adattarsi al giusto cambiamento che stava avvenendo pur mantenendo fede alla tradizione.
Le MMA
Un esempio nelle MMA è il campione Lyoto Machida che arriva dal Karatè Shotokan che ancora insegna, ma ce ne sono altri come come George Saint Pierre che viene dal Karatè Kyokushin, riuscendo a far convivere insieme la tradizione e l’adattamento all’evoluzione marziale che era in atto.
I metodi di allenamento e l’approccio all’arte sono evoluti moltissimo ma pochi lo hanno recepito e non solo nelle arti marziali tradizionali.
Perché i fighter di MMA vincono
Da quel momento l’MMA è diventata sempre più popolare e la maggior parte delle persone considera oggi le arti marziali tradizionali con un minimo di scetticismo, di solito giustamente.
Anche chi non si orienta verso le MMA comunque pratica Muay Thai o Pugilato , se non il Jiu Jitsu brasiliano ma si è sempre più allontanata dai metodi tradizionali se non per una passione personale di studio che comunque rispetto perchè deve essere un piacere la pratica ma non deve contenere mai illusioni o menzogne .
Ci sono due ragioni principali per cui molti combattenti arti marziali miste (MMA)battono facilmente i praticanti di arti marziali tradizionali (TMA):
1 – I metodi di allenamento
L’allenamento MMA e l’allenamento nello sport che tipicamente compongono MMA (Pugilato, Muay Thai, wrestling, BJJ, ecc.) sono i migliori che ci siano.
In questi stili le persone si allenano contro avversari che resistono pienamente, non c’è cooperazione.
La maggior parte dell’addestramento nelle arti marziali tradizionali ma non solo, d’altro canto, comporta spesso l’esecuzione di esercitazioni in solitario e drills con partner già prestabiliti.
Questo allenamento non ti prepara a combattimenti reali.
Se vuoi imparare come combattere, devi allenarti contro avversari che non collaborano e resistono completamente.
Devi farlo in tutte le aree di lavoro (in piedi, dal clinch, a terra e le tre insieme).
2 – La scarsa tecnica
La seconda ragione per cui i praticanti di arti marziali tradizionali (TMA) sono spesso facili da battere per i fighter di MMA è per la loro scarsa tecnica.
Quando la formazione non è realistica e ci si allenano solo con membri del proprio stile, si sviluppano tecniche molto inefficaci, che non funzionano sotto la pressione reale e non collaborativa di un avversario, con delle dinamiche, angoli di attacco e timing differenti.
Ps. Bruce Lee aveva ragione con le sue intuizioni, è stato un precursore delle MMA.
Ora mi chiedo perchè usare metodi di allenamento sviluppati centinai di anni fa e usarli ancora oggi con tutte le conoscenze che ci sono oggi e le possibilità? Non fare evolvere l’arte le ha rese inadatte a quello che è oggi il combattimento.
Le parate in blocco delle arti marziali tradizionali e le tecniche freeze
Questo non funzionerà in un contesto dove i colpi sono in combinazione e con ritmi e dinamiche differenti.
Sia il colpo singolo che il blocco sopra sono ottimi esempi delle tecniche orribili che si evolvono a seguito di un allenamento non realistico, per non parlare della completa mancanza di footwork.
Chi ti attacca con un solo colpo? e che magari conosci già anche che colpo ti tirerà? Lo trovo assurdo come approccio marziale nel 2019.
Quindi di nuovo l’MMA è il migliore, e l’argomento street vs.sport è risolto?
No, non si può risolvere così in fretta!
Solo perché molte delle persone delle arti marziali tradizionali e che usano “la strada” contro l’argomento sportivo e non sanno come combattere non significa che l’argomento non abbia almeno parzialmente delle valide ragioni di diversità tra sport e street.
Come ogni cosa, non è nero o bianco, ma è un insieme di sfumature.
Perché Street è diverso?
La difesa personale di strada sono le vere MMA e richiede diversi componenti che lo sport non considera, e questi fanno la differenza nel mondo reale.
I più importanti di questi sono consapevolezza, inganno, tattiche / tecniche sporche e le armi proprie/improprie e improvvisate, l’ambiente, ecc.
La consapevolezza non viene insegnata o addestrata nelle MMA e negli sport da combattimento ma è estremamente importante per l’autodifesa dove lo scontro è l’ultima soluzione.
Sul blog ho parlato moltissimo di tematiche legate alla prevenzione perchè ripeto nella difesa personale l’ultima soluzione è lo scontro.
L’inganno e la sorpresa sono estremamente importanti per l’autodifesa e, se combinati con l’uso di tecniche e armi più dannose, può dare a una persona più piccola, più debole e meno abile la capacità di battere un combattente sportivo più grande, più forte e ignaro.
I fighter di MMA
I combattenti di MMA possono ovviamente imparare a essere più ingannevoli e usare tecniche più dannose, molti ne sono capaci perchè la loro formazione non è solo legata alla palestra ma dove sono cresciuti fin da bambini.
Ma per molti di loro poiché il loro addestramento non lo richiede, generalmente non fanno pratica con tecniche sporche e illegali del loro sport, e generalmente non sono preparati a difendersi contro di loro da attacchi illegali, armi, ecc.
Chiaramente sono atleti e fighter preparati ma c’è un concetto fondamentale che devi ricordare.
Combatti per come ti alleni!.
Ci sono regole nell’MMA e in ogni specifica competizione sportiva da combattimento, ma non è così nell’autodifesa.
Prova a leggere il regolamento dell’UFC riguardo tutto quello che è vietato fare, ecco, se è pericoloso per atleti di quel calibro immagina per una persona normale.
Le tecniche di autodifesa più rapide e più efficaci sono illegali nei combattimenti sportivi e questo cambia il modo in cui le persone combattono.
Le regole nello sport
Il gioco di gambe che può accompagnare un colpo con le dita agli occhi (finger Jab) o uno schiaffo/calcio di punta all’inguine, ad esempio, non è molto efficace o utile nell’MMA dove vieni squalificato, o dove ci sono le protezioni, ecc.
In MMA e nello Sport ci sono classi di peso, e una donna di 65 Kg ha pochissime possibilità contro un uomo di 100 Kg, in gran parte a causa delle limitazioni tecniche del combattimento sportivo.
Il tipico allenamento in stile sportivo trascura completamente le tecniche più efficienti ed efficaci, insieme agli strumenti che le fanno funzionare al meglio dove per esempio la donna di 65 Kg spruzza il pepper spray all’uomo di 100 Kg e lo colpisce mentre non vede con la sua scarpa con il tacco che si è tolta per correre più veloce.
Forse la distinzione più importante è comunque l’uso di armi per strada e la presenza di più aggressori.
Nello sport non ci sono armi
Nella MMA non c’è solo l’addestramento alle armi, ma le tecniche e le posizioni che vengono allenate spesso portano un praticante MMA ad essere più vulnerabile ed esposto agli attacchi con armi.
Nell’autodifesa, l’uso e la difesa contro le armi dovrebbe rappresentare almeno metà della formazione.
È altamente improbabile che una persona venga attaccata da un singolo aggressore che è più piccolo, più debole e disarmato.
L’uso di armi per l’autodifesa porta a un enorme vantaggio e la capacità di difendersi da esse è fondamentale.
Un’altro aspetto molto differente è legato alle dinamiche dove nello sport è più duellistico mentre in uno scontro o aggressione violenta è un attacco senza pause ed è qui che le abilità di footwork possono salvarti oltre che la tecnica e gli skill difensivi.
La soluzione
La formazione di MMA è di prim’ordine e tutti i professionisti dell’autodifesa dovrebbero adottare lo stesso approccio alla formazione.
Di contro le MMA sono gravemente carenti nelle aree di consapevolezza, inganno, due o più contro uno, spazi, tattiche sporche anche se qui ci sarebbe da fare alcune precisazioni e armi da taglio e da fuoco.
La soluzione è combinare i punti di forza di entrambe, finendo con le tecniche armate e disarmate più efficienti ed efficaci, con una formazione realistica e una strategia vincente che coinvolga consapevolezza e inganno.
Questa è l’autodifesa basata sulla realtà ma il problema spesso è che la competenza di chi insegna difesa personale negli sport da combattimento è davvero scarsa soprattutto se si parla di MMA dove ci sono diverse aree di competenza e di cui alcune come la lotta che hanno una notevole complessità formativa.
Per questo spesso ti ho parlato che devi studiare le aree di settore e non fare il qualunquista se vuoi imparare bene anche se non è facile trovare posti che hanno la multi disciplinarità.
La strada sono le vere MMA ma hai bisogno dello sport per testare le tue reali capacità!
Street vs Sport è un ancora un falso problema che divide.