Contents
- 0.1 La scherma tradizionale
- 0.2
- 0.3 Fondamentali della scherma
- 0.4
- 0.5 Un pò di tecnica schermistica
- 0.6 Armi e stili nella scherma
- 0.7 Chi colpisce chi? La priorità
- 0.8 L’approccio psicologico all’utilizzo delle armi da taglio deve essere solo uno nei confronti del tuo avversario:
- 1 NON MI DEVI MAI TOCCARE!
Uno a uno con le armi non è mai buono.
Quando si tratta di armi, alcuni sconti che puoi farti quando sei a mano nuda vengono annullati.
Armi come il coltello ancora oggi sono una delle più versatili e più insidiose tipologie di tools inventati dall’uomo e nonostante siano passati millenni rimane una delle armi più efficaci per uccidere e anche una delle tematiche più discusse quando si parla di difesa personale e aggressioni di coltello.
Uno dei motivi che mi ha portato a studiare l’uso delle armi è nata proprio dall’osservare che tra i più forti striker che vedevo negli stage in giro per il mondo molti di questi erano anche esperti nel maneggiare armi da taglio.
La 4 dimensione del combattimento, le armi.
L’approccio tecnico, fisico e mentale dell’uso delle armi da taglio porta il livello di allenamento verso dei confini che praticando solo la mano nuda (striking per intenderci) non puoi raggiungere.
Con le armi non puoi essere MAI toccato e i colpi di punta sei costretto a gestirli con assorbimenti e schivate portando il livello di footwork all’estremo.
Questo approccio ti porta a un approccio inizialmente psicologico dove anche se è un allenamento non devi essere mai toccato e fisico con la ricerca continua di uscire dalla lezione senza essere stato toccato.
Questo deve essere il tuo obiettivo con l’uso delle armi da taglio. Quindi occhio!!
Questo mantra che rimbomba nella tua testa all’inizio è frustrante perchè vieni toccato molte volte, ma è questa continua ricerca che ti porta a renderti evasivo non solo con le armi ma anche a mano nuda.
Questo approccio mentale ti rende sempre più attento all’ambiente, alla distanza, alla posizione del tuo corpo, al tuo footwork.
E’ uno dei lavori più complicati! ma che racchiude in se soddisfazioni nel tempo per chiunque conosca e inizia a lavorare con questa mentalità.
Il lavoro con le armi è una MENTALITA’.
Il lavoro con le armi richiede una certa mentalità di metodo e di approccio.
Sia che si tratti di armi da fuoco che di armi da taglio, dare un colpo senza preoccuparsi di riceverne un altro diventa una vittoria inutile.
Il pareggio con le armi non esiste, significa due feriti nella migliore delle ipotesi o due morti.
In generale nel combattimento e ancora di più se include le armi è importante che hai a mente questo semplice schema:
- 0 a 0 –> va benissimo
- 1 a 0 –> per te va benissimo
- 1 – 1 –> non va bene
- 0 a 1 –> non te lo devo neanche scrivere, sei stato fregato.
La scherma tradizionale
La scherma è un’arte marziale europea, è il residuo di un codice marziale aristocratico di condotta virile tra uomini ma non così purificato da eliminare del tutto i pericoli e nemmeno così aristocratico da evitare i tatticismi o gli imbrogli.
Una volta che ti addentri nello studio di questa forma straordinaria di combattimento rituale e riconosciuta la sua tecnica, inizi ad intuire che è una difesa personale armata.
Ora perché ti parlo di scherma, il motivo è che alcuni cenni su questa arte sono un importante spunto da prendere per parlarti della scherma ma corta, il perchè ti dico questo lo puoi intuire facilmente, il coltello in tasca lo portano in molti una spada no.
Per comprendere meglio il significato di questo articolo voglio che conosci le regole base delle scherma e il suo regolamento, che può essere anche usato come spunto sportivo per la scherma corta nei tuoi allenamenti anche se molte limitazioni se il tuo obiettivo è la difesa personale le devi eliminare o utilizzare per costruire degli esercizi mirati.
Fondamentali della scherma
Gli incontri di scherma consistono in tre segmenti di tre minuti, combattuti su una pedana la cui larghezza deve essere compresa tra 1,5 e 2 metri.
Gli schermidori si aggiudicano i punti quando colpiscono la zona bersaglio del loro avversario, che varia a seconda dell’arma utilizzata.
Vince chi si aggiudica più stoccate, e in caso di parità viene disputato un minuto supplementare.
Prima del tempo supplementare viene sorteggiato quale dei due atleti vincerà in caso di nuovo pareggio, per obbligare gli schermidori a essere aggressivi.
Penalità
Si possono assegnare penalità in caso di spinte, utilizzo delle mani per deviare i colpi o rifiuto di salutare l’avversario.
Gli arbitri assegnano un cartellino giallo e un’ammonizione alla prima infrazione, poi un cartellino rosso e un punto di penalità e alla terza violazione un cartellino nero che indica la squalifica.
È vietato respingere la lama con il braccio, ma si tratta di una pratica diffusa: la scherma di alto livello è talmente rapida che difficilmente gli arbitri se ne accorgono.
Armi
- Fioretto
La più leggera e flessibile delle spade fu inventata nella Francia del Diciottesimo secolo a scopo di allenamento. Sono validi solo i colpi portati con la punta e solo sul torso. - Spada
Più simile alla tipica arma da duello del Diciannovesimo secolo, la spada può colpire qualsiasi parte del corpo ma solo con la punta; questo perché in origine questo stile era destinato a provocare sangue ma non a uccidere. - Sciabola
Derivata dalle spade dei cavalleggeri e da armi da duello come lo stocco, la sciabola è progettata per tagliare e squarciare più che per colpire di punta. Si può colpire con qualsiasi parte dell’arma qualsiasi parte del corpo, ma solo dalla vita in su (compresa la maschera e la schiena).
Un pò di tecnica schermistica
Quando la stoccata è stata assegnata e l’assalto interrotto, i giudici descrivono l’azione vincente in termini tecnici.
Gli stessi termini verranno utilizzati dai telecronisti, quindi tanto vale saperli.
- Attacco: la prima azione offensiva.
- Parata: una difesa vincente con deviazione della lama dell’attaccante.
- Risposta: l’attacco che segue una parata vincente.
- Rimessa: l’attacco portato, senza ulteriore avanzata, immediatamente dopo un proprio attacco fallito.
- Raddoppio: l’attacco portato a un avversario che abbia perso la priorità per inazione o lentezza.
Armi e stili nella scherma
Fioretto
Rigidamente disciplinati dalle regole di priorità, gli assalti nel fioretto sono molto tecnici; movimenti brevi e rapidi sono basilari per assicurarsi un vantaggio.
Spada
Il duello di spada è il più simile nello stile a quello classico: il bersaglio è l’intero corpo, e sono ammesse le collisioni. Il contrattacco è spesso lo stile preferito.
Vedrete gli schermidori più intenti a provocare un attacco che non a lanciarlo, per poi rispondere al primo spiraglio utile.
Sciabola
Dato che è permesso colpire con qualsiasi parte della lama e le parate risultano difficili, la difesa nella sciabola è più un lavoro di gambe e di posizione.
Potendo colpire sia di taglio che di punta il duello è più spettacolare, ed è inoltre ammessa la flèche o «frecciata»: un attacco nel quale il corpo è decisamente inclinato in avanti con il braccio armato slanciato e l’altro disteso all’indietro.
Una cosa che non ho mai apprezzato eccessivamente nelle gare di scherma è il delay (ritardo) tra il colpo a segno e il colpo dell’avversario che sancisce il punto.
Mi spiego meglio.
Chi colpisce chi? La priorità
Se entrambi gli schermidori mettono a segno un colpo contemporaneamente, a chi viene assegnato il punto?
Per risolvere questo problema, nel fioretto e nella sciabola esiste la regola della priorità: il duellante che attacca per primo ha la priorità, e in genere si aggiudica il punto.
Chi si difende può ottenere la priorità e diventare attaccante se il colpo dell’avversario fallisce, ma deve esercitarla in fretta altrimenti la perde.
Se non è possibile stabilire a chi spetti la priorità, il punto non viene assegnato.
Nella spada, dove la priorità non esiste, se ci si colpisce contemporaneamente entro un venticinquesimo di secondo il punto viene assegnato a entrambi, a meno che il punteggio sia in parità e manchi un punto alla vittoria: in questo caso, il punto non viene assegnato a nessuno.
Questo approccio sportivo di colpirsi contemporaneamente nella realtà può significare che entrambi gli avversari si sono infilzati e la speranza di uno o dell’altro è nella non gravità della ferita subita.
Perchè questo approccio?
Forse qualcuno ha considerato questo delay (ritardo) sufficiente per bloccare un avversario?.
Quando ti alleni a mano nuda ma ancora di più con le armi devi sempre considerare l’uscita dal tua attacco.
A mano nuda se hai colpito l’avversario il suo eventuale colpo a segno potrebbe essere scarico nonostante vada a segno portando un danno nullo o molto limitato, ma se nella sua mano c’è un coltello o un machete, questo colpo anche se scarico a bersaglio può creare dei danni incredibili.
Ora non puoi pensare di fare un corretto lavoro con le armi se non consideri correttamente la tua posizione e la tua postura dopo che sei andato a bersaglio o hai mancato il bersaglio.
Tu con le armi “non ci devi mai essere!“.
Essere toccati con le armi significa essere feriti o uccisi e devi abituarti a cercare durante l’allenamento con le armi a non essere mai toccato neanche per gioco, è complesso?.
Non devo neanche risponderti!
E’ molto complesso, come puoi capire da solo stai per entrare in Matrix.
Perchè ti dico questo?
Perchè stai per entrare in uno dei più misteriosi e controversi metodi di combattimento che l’uomo ha creato, l’uso delle armi e in particolare delle armi da taglio.
Purtroppo la cronaca è pieno di episodi di violenza utilizzando uno degli strumenti più diffusi al mondo, il coltello.
Come avrai letto questa arma è un potente equalizzatore e uomini di forza superiore, fighter esperti di sport da combattimento, pugili, ecc. sono sfortunatamente capitati in questo Matrix dove sono rimasti gravemente feriti se non addirittura uccisi.
Questo deve farti riflettere perchè non si trattava di persone indifese, ma dei veri fighter eppure l’arma da taglio non le ha lasciato scampo.
Perchè?
Prima di tutto spesso le aggressioni di coltello come ho già detto in un post non sono con regole di onore e quindi non c’è nessun duello ma è una vera a propria trappola a cui è difficile uscirne ed è qui che devi conoscere bene e sempre più a fondo quello che è il contesto e la sua analisi, argomento di cui ti ho parlato più volte.
Chiaramente se ricevere un pugno può darti una possibilità di reazione quando si tratta di ferite da taglio diventa tutto sempre più complicato ed è lì che deve cambiare l’approccio formativo e psicologico dell’uso delle armi.
Tendenzialmente l’attacco di coltello è un assalto con un gran numero di colpi a ripetizione che arrivano dallo stesso lato.
No!! non è quello che fa un esperto di coltello, ma rimane nonostante la ripetitività del gesto qualcosa di estremamente pericoloso, pieno di una carica di violenza e aggressività che è la prima cosa che ti può sorprendere ancora prima dell’arma.
La scherma tradizionale
Spesso mi capita di vedere incontri di scherma, è qualcosa che seguo regolarmente e anche se non c’è la tridimensionalità della scherma corta (visto l’utilizzo della pedana) è qualcosa di estremamente interessante e propedeutico ma una delle cose che mi ha sempre dato fastidio è che anche se si tratta di sport spesso i due avversari si toccano spesso quasi contemporaneamente assegnando il punto a uno dei due che ha toccato per primo, questo nella realtà significa due feriti, due morti, o un morto e un ferito o due feriti.
Se tu porti questo nella realtà capisci che tu devi essere molto più conservativo perchè colpirsi quasi insieme ed entrambi a bersaglio significa grossi problemi.
Considera inoltre che l’unica arma utilizzabile è la spada o il fioretto e non è possibile usare altre parti del tuo corpo per attaccare, non puoi afferrare e non puoi colpire alcuni parti del tuo avversario, queste limitazioni rendono l’uso di armi nella difesa personale uno dei combattimenti più complessi nel mondo delle arti marziali dove la cura maniacale del dettaglio non è ancora mai sufficiente.
Ora questo post non è contro l’approccio sportivo alla scherma che comunque deve avere delle regole visto che è uno sport ma una riflessione sul fatto che uno a uno con le armi in generale non è mai buono.
L’approccio psicologico all’utilizzo delle armi da taglio deve essere solo uno nei confronti del tuo avversario:
NON MI DEVI MAI TOCCARE!
Se si tratti di una rutine, di un drills, di sparring, non importa non ti devi mai fare toccare.
Non è mai un gioco!! anche se stai usando dei coltelli in alluminio con i tuoi compagni di allenamenti.
Ps. Visto che qualcuno me lo ha detto compagni di allenamento non ha nessuna inclinazione politica quindi se stai pensando una cazzata falla subito sparire dalla tua mente e chi mi conosce sa che certi discorsi ideologici con me non funzionano e che mi sta sul cazzo chi si appropria di parole comuni per fini politici e personali, quindi per me qualunque idea politica tu abbia devi sapere che con me puoi parlare solo di idee e non di ideologie, rispondo solo delle idee!.
Se è buona ti appoggio se è una cazzata immagina il mio dito medio davanti alla tua faccia, mi annoiano i fanatici delle ideologie peggio ancora se nostalgiche mentre adoro chi ha idee e progetti che vanno al di là del proprio orticello o fine personale.
Ora torniamo a quello che mi interessa!
Ci sono moltissime ragioni per iniziare a praticare l’uso delle armi ma uno importante e che riguarda proprio quello che fai oggi ed è che l’uso delle armi è un turbo per la tua arte marziale.
L’approccio fisico e mentale di lavorare con il concetto di non poter essere mai toccato ti porta a enfatizzare al massimo gli skills evasivi è un senso della distanza incredibile che porta a estremizzare l’utilizzo del footwork, della posizione del tuo corpo e la distribuzione del peso.
Sia che tu pratichi sport da combattimento ma ancora di più se pratichi difesa personale la scherma corta è qualcosa che devi integrare nei tuoi allenamenti, in che percentuale è qualcosa di cui ne parleremo in un articolo specifico.
Inizia a usare questo spunto, ascolta il mio consiglio.
Stay Tuned! Knife is not a game!
Street Fight Mentality & Fight Sport!
Andrea